Le forme vegetali si disegnano e si accavallano su un paesaggio da sogno. Sono loro il «preludio» alla rivoluzione della vita.
Marco Colazzo ha intitolato appunto «Preludio» la sua personale nella galleria Centometriquadri Arte Contemporanea di Sergio Gioielli a Santa Maria Capua Vetere. Sono ricche di un fascino pittorico le opere dell’artista romano, i colori sembrano scivolare gli uni sugli altri, lungo percorsi sinuosi, seguendo tracce curvilinee, scomparendo e riaffiorando come intrecci del pensiero.
È una bella mostra, nata sotto il segno del «preludio», che è attesa, anticipazione, esordio. Annuncia ciò che avverrà, e tutto avviene con garbo, con raffinatezza, con gentilezza. Intorno c’è la città di Santa Maria Capua Vetere, l’antica Capua, quella degli ozi di Annibale, quella della scuola dei gladiatori con Spartaco, quella dell’Anfiteatro campano, quella del Mitreo. Intorno tutto respira archeologia, vita riposta, sedimentata. Il «preludio» risveglia la città. L’arte rigenera la vita.
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