Lunedì 24 giugno 2013, festa di San Giovanni Battista, patrono di Firenze, sarà inaugurata Araba Fenice, la nuova mostra personale di Marco Bagnoli, all’interno della Limonaia grande nel Giardino di Boboli. Il progetto a cura dello storico dell’arte, Sergio Risaliti, è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze.
Per Araba Fenice, Bagnoli realizza una serie di lavori pensati specificamente per lo spazio della Limonaia grande e per il giardino di rose e limoni antistante il settecentesco edificio. All’interno della Limonaia – un unico ambiente di 106 metri di lunghezza, conosciuto anche come Nuovo Stanzone per i Vasi – sculture, installazioni di luce e suono, oltre a un grande disegno di 90 metri, che rappresenta i Sette dormienti nella grotta come vuole la Legenda Aurea di Jacopo da Varazze. L’opera è realizzata con una sequenza di circa 500 segni appesi al soffitto e realizzati in stoffa, gesso, pigmento rosso e foglia d’oro. Due grandi parabole (Janua Coeli) specchianti in bronzo e rame, poste ai lati estremi dello Stanzone, riflettono lo spazio all’interno con tutto quello che contiene, assieme alla luce emessa da due proiettori che di riflesso andrà a illuminare i tratti dei Sette dormienti.
All’esterno e al centro del giardino è installata una Mongolfiera fatta di soli raggi sottili: la struttura si specchia col suo doppio luminoso proiettato sulla parete della Limonaia per apparire in movimento rotatorio, mentre nel vano della porta sarà sospesa la ‘mandorla’ mistica dell’Immacolata concezione una delle ultime invenzioni dell’artista: un ovale di ceramica e resina dipinto a foglia d’oro con incassato al centro un corpo solido, un ovoide, che allude al corpo materiale pregno di luce e sollevato in cielo come corpo astrale.