Un’inaspettata folla di gente in fila, in attesa di accedere all’opening più chiacchierato dell’estate. Dopo tante parole, colme di giudizi sia negativi sia positivi, è finalmente arrivato l’annunciato giorno: domenica 30 settembre. L’insolita data giustifica l’intento primario del contenitore artistico che, ribattezzato MACRO ASILO, si propone come un progetto sperimentale della durata di quindici mesi (fino al 31 dicembre 2019) coordinato da Giorgio De Finis, curatore dello spazio e da sempre aperto verso ogni pratica artistica ed intellettuale, col fine di trasformare il museo in un «organismo vivente, “ospitale”e relazionale, che inviterà all’incontro e alla collaborazione persone, saperi e discipline in una logica di costante apertura e partecipazione della città e del pubblico. L’ingresso sarà, infatti, libero per tutti.».
Dopo aver varcato la soglia il pubblico, misto tra persone dell’arte e visitatori di massa, si è trovato di fronte a una moltitudine di eventi, opere e cataloghi. Dall’installazione vivente di Mauro Cuppone “We can be artists just for one day” all’incontro con l’artista Michelangelo Pistoletto nell’Auditorium; dalla performance itinerante degli Artisti§Innocenti alle cassettiere metalliche contenenti la documentazione di spazi espositivi locali; dalle sale allestite con mostre su Ria Lussi, Piero Mottola e Tomaso Binga agli shooting fotografici di Giovanni De Angelis e Gerald Bruneau; dalle esibizioni sonore di Pappalardo/Angelino/Trovalusci alle installazioni sul cortile di Francesco Di Giovanni. Inoltre, molti spazi sono stati completamente ripensati per essere adibiti a luogo d’incontro ed ospitare un programma che comprende ben 250 artisti che realizzeranno un’opera negli atelier del museo, 400 lavori di videoarte (1 video al giorno), 50 stanze d’artista, 100 parole x 10 incontri = 1000 lezioni (dizionario del contemporaneo), 60 concerti del sabato sera, 180 lectio magistralis e 900 autoritratti. Tra le guest star che si alterneranno nel “primo tassello del Polo del Contemporaneo e del Futuro che affiancherà il MAXXI e la Galleria Nazionale” balzano agli occhi nomi di personaggi di calibro nazionale ed internazionale come Daniel Buren, Dora Garcia, Krysztof Bednarski, Pietro Gilardi, Alberto Garutti, Marzia Migliora, Pietro Ruffo, Tommaso Cascella, Liliana Moro, Pablo Echaurren, Gianni Pettena, Melania Mazzucco, Elina Chauvet, Wim Wenders, Alfredo Pirri, Gianni Asdrubali, Giovanni Albanese, Gianfranco Notargiacomo, Ria Lussi, Piero Mottola, Giuseppe Stampone, Fabrizio Crisafulli, il collettivo Stalker, Michelangelo Pistoletto, Nicolas Bourriaud, Claire Bishop, Jacques Rancière, Paul Preciado, Mary Ann Caws, Don Thompson, Calum Storrie, Sally Price, Juan Josè Lahuerta, Paul Werner, Peter Weibel, Michel Maffesoli, Massimo Cacciari, Giacomo Marramao, Carlo Ratti, Alessandro Dal Lago e Serena Giordano. Il tutto grazie anche alla stretta collaborazione con l’Azienda Speciale PalaExpo, che dal 1° gennaio 2018 gestisce il museo, e della Sovrintendenza Capitolina che preserva la responsabilità sulla conservazione e valorizzazione della collezione del Museo nonché del suo Archivio e della Biblioteca.
L’invito di De Finis a un’arte partecipata e condivisa è stato ben accolto dall’utenza capitolina: i quotidiani parlano, infatti, di ben otto mila persone presenti nella sola giornata di apertura. Un’intera città si è mobilitata per osservare incuriosita il ripristino dell’antico splendore di Roma attraverso la creatività contemporanea. Ora restiamo in attesa di vederla ri-sorgere.
“MACRO ASILO – Opening”
fino al 31 dicembre 2019
MACRO – Museo dell’Arte Contemporanea di Roma
via Nizza, 138 – 00198 – Roma
via Reggio Emilia 54 – 00198 – Roma
orario: mart-dom 10:00-20:00 ; sab 10:00-22:00
ingresso gratuito
info: tel. +39 06 696271
https://www.museomacro.it| info.macro@palaexpo.it
Ufficio Stampa Fondazione La Verde La Malfa
Valentina Barbagallo
fondazionelaverde@gmail.com| +39 3498471800