Gli spazi di usomagazzino per altre architetture: ospitano da mercoledì 22 maggio corrispondenze utopia concreta di Lucio Rosato e Carmen Andriani.
Alle corrispondenze tra Carmen Andriani e Lúcio Rosato è dedicato questo nuovo appuntamento di usomagazzino per altre architetture: utopia concreta “un monolite conficcato nel suolo si fa paesaggio: progetto a lunga scadenza per una realtà possibile (J. Beuys), resiste al fascino della pura forma rivelando, nell’equilibrio tra ragione e memoria dello spazio pubblico, il senso della misura; architettura dell’ascolto innalza lo sguardo a scoprire nuovi orizzonti, bianchi, monoliti sospesi tra la terra e il cielo; realtà verosimile, ma non ancora realizzata”.
Così Lúcio Rosato prova a raccontare in maniera sintetica il senso di questo dialogo con Carmen Andriani attraverso due progetti di altra architettura dedicati all’uomo e al suo desiderio di stabilire sempre nuovi e provvisori equilibri con la natura.
Il monolite in questione è il progetto per l’auditorium del campus universitario di Chieti progettato da Carmen Andriani nel 2007 in occasione dei giochi del Mediterraneo; il nuovo centro congressi, con la sua sala di 900 posti, interpreta e allo stesso tempo accentua le caratteristiche del contesto occupando una posizione strategica nel paesaggio ibrido (tra naturale e artificiale) che caratterizza questo territorio suburbano; si offre una nuova percezione- definizione del paesaggio e fruizione dello spazio pubblico: questo “non edificio”, che appare come “incartato” da pannelli modulari in pietra sottile (che ne foderano anche alcune parti interne), disegna un nuovo suolo che si innalza per scorgere la natura del luogo. In questa esposizione pescarese sarà possibile ammirarne, insieme al modello ligneo del progetto definitivo, i primi disegni e i cinque modelli di studio che ne hanno accompagnato l’iter ideativo. Il lavoro, pubblicato in Italia e all’estero, è stato recentemente esposto a Citta del Messico in occasione dell’ultima biennale di architettura.
Gli orizzonti sospesi sono invece i collage e le elaborazioni grafiche su scatti fotografici della città di Pescara che Lúcio Rosato accosta al modello ligneo dell’auditorium, come a volerne configurare, in una rappresentazione dello sguardo, epifanie risolutive che, nel silenzio dell’attesa, modificano il contesto risolvendone la precaria approssimazione.
Fino al 15 giugno
42°2730N
14°1320E
via Silvio Spaventa 10/4 PescaraSud ITALIA
+39 3398145400
martedì>sabato 18.00>20.00