È quasi una mostra orizzontale quella che Lucilla Catania dispone negli spazi del Museo Bilotti a Roma. Opere a terra, squarci di pietre e marmo levigato che pulsano, sculture che si trascinano e si piegano: un mondo vitale in divenire e in trasformazione. Ma non solo, la mostra è soprattutto un elogio del fare e della materia così come il prefisso del titolo suggerisce: InMateriale. Un titolo che chiede allo spettatore di portarsi dentro la materia e di rivendicare il valore della forma generata dalla scultura. Ma è solo un attimo. Tutta questa materia, tutta questa scultura, tutto il peso della forma, rapisce e assorbe il respiro fino a rendere il tutto immateriale e leggero, astratto, sospeso nel tempo e nello spazio. Le opere trattengono un afflato sulla soglia dello Stare e Andare, per citare un precedente titolo che è nella storia dei progetti museali ed editoriali della Catania.
Inaugurata il 4 aprile InMateriale è una lezione sulla classicità che consolida un linguaggio che restituisce centralità al valore della forma, dello spazio e dell’artista faber.
InMateriale è un progetto espositivo impegnativo fatto di sole opere inedite pensate per gli spazi del Museo. All’esterno una scultura monumentale dialoga con lo spazio architettonico dell’Aranciera e con la vegetazione di Villa Borghese. Opere in marmo, pietra e terracotta irrompono poi nello spazio museale. I 72 elementi di Frangiflutti avvolgono una colonna trasformando la geometria della sala. 124 terre rosse, inondano dal ninfeo lo spazio interno. Alle pareti campeggiano i grandi cartoni con i movimenti verticali dei Vortici, che si contrappongono alla monumentalità delle sculture con un segno fragile e al tempo stesso tenace.
Si assiste ad un gioco di energie, a un bilanciamento in divenire delle tensioni e di quelle forze che sarebbero invisibili senza i dispositivi scultorei dell’artista.
Pietre, marmi e terrecotte si piegano sul pavimento, ondeggiano, restituiscono curvature; la materia è impastata di ritmo, si fa elastica, si fa spazio e tempo e con i suoi flussi e si impossessa dell’ambiente tracciandone una nuova geografia.
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InMateriale, Lucilla Catania
A cura di Luca Barreca
5 aprile – 4 giugno 2017
Ingresso gratuito
Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese
Roma, Viale Fiorello La Guardia
Catalogo Palombi editore
testi di Luca Barreca, Alberta Campitelli, Valentina Gramiccia
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museocarlobilotti.it;
www.museiincomune.it, www.zetema.it