Lo Studio Geddes di Roma ha inaugurato il 26 settembre 2013 il terzo appuntamento del progetto Private con una mostra personale dell’artista Luca Vitone. Di volta in volta, lo spazio dello studio di Via del Babuino 125 si trasforma in contenitore della memoria, luogo in cui l’artista traccia pensieri e riflessioni proponendo un momento di coincidenza tra opere e pensiero. Vitone, in viaggio verso Roma, ha pensato allo spazio come ad un luogo da condividere attraverso il cibo. Perché il cibo contiene la storia e la cultura di un luogo e i sapori ci narrano intimamente le tradizioni. La tavola imbandita al centro della stanza con la tovaglia delle osterie di Bartolomeo Pinelli e il piatto con le coppiette di cavallo legate da un filo rosso è l’installazione che fa da fulcro alla mostra. Così, il tavolo e il mangiare diventano sinonimo di aggregazione, di incontro e di trasmissione culturale. Come il filo rosso delle coppiette di cavallo unisce uno degli alimenti più tradizionali della cucina romana, così la memoria di questa antica ricetta crea un legame diretto con le tradizioni e la storia del luogo. Non esistono astrazioni: quello che ci viene detto è che la tradizione non si può slegare dalla terra che l’ha generata. Si tratta di un fatto viscerale, originario, mangiabile! Questo si vede ancora di più nelle opere della seconda stanza dove le immagini dei piatti tipici romani sono posizionate su pezzi di piantine della città di Roma, offrendoci un itinerario da percorrere fisicamente e mentalmente.
Il progetto Private proseguirà nei prossimi mesi con gli artisti Giuseppe Pietroniro, Olaf Nicolai, Simone Berti, Flavio Favelli, Yto Barrada. Hanno esposto nei primi due appuntamenti gli artisti Luca Trevisani e Andrea Salvino.
Studio Geddes, Roma.
Dal 27 settembre a novembre 2013.