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LOST IN (Salerno) THE ETHER

Galleria Verrengia, Salerno

La Galleria Paola Verrengia (in Via Fieravecchia, 34 a Salerno) ospita fino al 18 dicembre prossimo la mostra “BE LOST IN THE ETHER ” di Filippo Centenari e Maria Elisabetta Novello.
I due artisti, che utilizzano materiali e tecniche differenti, hanno in comune una sperimentazione artistica che privilegia il recupero del passato e della storia. Attraverso l’uso della tecnologia (computer, fotografia e neon), Centenari rovescia le logiche strutturali di oggetti comuni, come reti da pesca, specchi, strumenti musicali, per creare nuove forme e nuovi spazi intrisi della luce fredda del neon.
Materiale privilegiato dalla Novello è la cenere, ottenuta dalla combustione del legno – residuo ultimo di materia – con la quale genera forme, nuove presenze, tracce segnate dalla memoria.
Un intrigante percorso espositivo è stato pensato dai due artisti per la Galleria, e la relazione che si crea tra le loro opere realizza una sorta di contrasto tra la materia e la non materia – la cenere e la luce – suggerendo la percezione di nuovi rapporti e differenti equilibri.
Il lavoro di Filippo Centenari (1978) ha come protagonista la luce. L’artista predilige infatti, l’utilizzo del neon e della videoproiezione. Tra le opere in mostra si segnala “Domande in sospeso”, una grande installazione composta da una rete da pesca e da 24 neon a forma di punto di domanda. Sul pavimento “dei cerchi concentrici si dipanano animando questa scultura … È una rete da pesca viva e riflessa dove la sospensione e ancora una volta l’attesa diventano elementi di pensiero e ascesi”. (F. Centenari)
Maria Elisabetta Novello (1974) attraverso l’uso della cenere compie “un’operazione rituale, precisa, pensata, un atto di memoria” (M. Cavallarin), una re-declinazione del già accaduto. Con questo elemento effimero, carico di valenze simboliche, l’artista dà forma ai suoi Paesaggi e a notturni attraversati da sciami di meteore (Liridi notturno) o disegna raffinate geometrie di ricami. Le opere realizzate dall’artista per la mostra BE LOST IN THE ETHER, esaltano ed accentuano “la sostanziale fisicità irrisolta della cenere, polvere in costante trasformazione”, elemento che traduce qualcosa in qualcos’altro.

Paolo Ferri

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