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L’opera CELATO/SVELATO di Diego Esposito a Bolognano

La natura con la propria estetica rappresenta una sorta di forma d’arte spontanea che, sin dagli esordi negli anni Settanta, è fonte d’ispirazione e punto di partenza nella sperimentazione e nella ricerca di nuove forme per l’artista Diego Esposito. La natura si offre alla sua visione anche nella materia che, nella specificità di CELATO/SVELATO, l’opera permanente, inaugurata lo scorso 13 luglio presso l’Azienda Agricola Ciccio Zaccagnini a Bolognano (Pescara), è la pietra bianca di Pacentro. Questa, proveniente da antiche cave abruzzesi, si trova collocata su di un grande disco metallico, raccontando con grande semplicità il senso di un tempo antichissimo peculiare al territorio abruzzese e non solo. Ed è intorno a questa paradigmatica sensazione che Esposito si muove orientando la pietra, tagliata in due, tra la montagna e il mare fino tracciare un’ideale direzione pariteticamente misteriosa a quella della vita umana. Sulle pareti della fenditura, infine, si trovano due quadrati che si fronteggiano e dove si osservano elementi preziosi come tessere d’oro, paste vitree in generale e sequenze di colore blu, rosso e giallo che ricordano sia tradizioni popolari ma anche il luogo (l’azienda vinicola) ospitante l’intervento. 

CELATO/SVELATO è parte di un ciclo di opere in situ collocate in varie zone d’Italia e non solo. Risale al 2004 il primo intervento della serie locato nel giardino storico di Yawaku della Kanazawa Art University di Kanazawa in Giappone. 

Diego Esposito – CELATO/SVELATO

Opera permanente

www.diegoesposito.org

Azienda Agricola Ciccio Zaccagnini
Contrada Pozzo, 4 – Bolognano (PE)

www.cantinazaccagnini.it

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