Nella cornice del 54° Salone Nautico Internazionale di Genova, Bruno Guidi – industriale del mondo della nautica e mecenate d’arte contemporanea – promuove una nuova mostra al Galata Museo del Mare di Marco Lodola e Jill Mathis, firmata da Ivan Quaroni.
Anche quest’anno, la Guidi s.r.l. torna a Genova per partecipare al 54° Salone Nautico e porta con sé la grande passione per l’arte che la aveva vista nel 2011 proporre la personale Industria di Jill Mathis, nel 2012 essere protagonista al Palazzo della Meridiana della messa in opera della grande installazione di Michelangelo Pistoletto Love Difference e nel 2013 presentare la mostra Gilmour&Mathis. L’arte contemporanea incontra l’industria a Palazzo Ducale.
Per il 2014 mentre allo stand Guidi del Salone Nautico è protagonista un’opera della collezione aziendale – uno spettacolare piccolo yacht in scala 1:1 di Chris Gilmour, interamente realizzato in cartone riciclato, riproduzione di una barca costruita negli anni Settanta dagli storici Cantieri Navali Camuffo, già allora clienti di Guidi: circa cinque metri di lunghezza, completa di tutti i suoi particolari – è il Galata Museo del Mare ad ospitare un nuovo appuntamento tra arte e industria, presentando le opere di Marco Lodola e Jill Mathis, in una mostra curata da Ivan Quaroni.
Concept di questa esposizione, che fa dialogare arte e nautica, scultura e fotografia, è il Futuro, inteso come innovazione tecnologica che caratterizza sia l’industria che l’arte contemporanea. Così Ivan Quaroni – curatore della mostra – commenta il tema di quest’anno “L’arte, con la scienza (e la tecnologia), rappresenta da sempre l’ambito di ricerca più avanzato del pensiero umano, quello attraverso cui l’uomo è riuscito a immaginare realtà nuove. Come osservava Kandinskij, la sua qualità è di oltrepassare i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e di indicare il contenuto del futuro. L’arte è, quindi, la scienza imperfetta dell’immaginazione, che consente di formulare ipotesi, talora perfino profezie, sul mondo che verrà. Essa ha in comune con la scienza la capacità di prefigurare la realtà, poiché tutto ciò che esiste, ogni cosa, ogni forma prodotta dall’uomo sono state necessariamente prima immaginate. Così come molte delle cose immaginate, sono spesso divenute solide realtà”.
Si tratta di un futuro che ha solide radici nel passato e nel presente, ma che viene interpretato e immaginato attraverso la creatività visionaria dei due artisti, chiamati a confrontarsi con l’argomento.
Jill Mathis presenta una selezione di fotografie, in b/n e a colori, scattate per l’occasione ai prodotti tecnologici della Guidi – realizzati nel presente ma che già guardano al futuro – che, grazie al suo tocco femminile, delicato e poetico diventano opere astratte di grande atmosfera; Marco Lodola invece – con il suo inconfondibile segno pop tracciato con la luce – ha realizzato una grande scultura luminosa site specific che immagina un’imbarcazione del futuro sulla quale sono montati pezzi Guidi.
Anche per quest’edizione la mostra è inserita in GenovaInBlu, programma di manifestazioni che si svolgono in città in occasione del 54° Salone Nautico. Il calendario completo è consultabile sul sito www.genovainblu.it.