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Lo spazio psichedelico di Daniele Puppi

Il ritmo ossessivo del suono e delle immagini è il fondamento dell’intervento di Daniele Puppi all’interno del piccolo ambiente di Zoo Zone Art Forum che, in occasione della mostra intitolata Psychedelic Lock (Minimal devices of multisensory reanimation), è stato trasformato in una cassa armonica dedicata alla distorsione percettiva dello spettatore. Il progetto espositivo, inaugurato il 26 aprile, è stato avviato dall’artista a partire dalla riconsiderazione e riattivazione dello spazio, non più inteso tramite le coordinate euclidee, bensì sviluppato come potenziale. Ad accogliere lo spettatore è la sala principale, insolitamente priva di ogni elemento tangibile ma riempita dal loop dei bassi che riflettono nello spazio i battiti delle immagini in scorrimento sui monitor, quasi nascosti nell’ambiente più intimo e “privato” della galleria. Daniele Puppi ha infatti coinvolto l’intero ambiente, concentrandosi sugli angoli velati per riattivarli tramite la ripetitività alternata e psichedelica di luce e oscurità, tramite il ritmo sonoro che genera ritmo psichico. Sui due grandi monitor che occupano l’intera parete interna, dunque, sfilano le immagini del film Psycho di Alfred Hitchcock e il remake realizzato da Gus Van Sant con un flusso orizzontale, da un’estremità all’altra, che rigenera il movimento filmico e ipnotizza l’osservatore, invitato ad entrare all’interno di una dimensione determinata dalla spazializzazione caratterizzata dal suono diffuso e rimbombante, plasmato con lo scorrimento delle immagini che stimola un movimento narcotico dello sguardo.

La “rianimazione multisensoriale” è dunque messa in scena tramite elementi che consentono una totale immersione nello spazio, organizzato per accogliere e stimolare nuove forme di ricezione attraverso un ritmo visivo enfatizzato dalla luce intermittente del piccolo bagno adiacente ai monitor, che sembra poter richiamare la scena madre del film, e che ricrea un’atmosfera inquietante nell’ambiente più interno della galleria. I ritmi ossessivi dei monitor si replicano costantemente alternando momenti di luce e colore con le tonalità grigie del film originale, determinando il collasso di diverse dimensioni temporali oggettivate dal sapiente utilizzo di meccanismi ripetitivi in grado di provocare una rielaborazione percettiva nello spettatore.

Daniele Puppi
Psychedelic Lock
Dal 26 aprile 2017 al 18 giugno 2017
Zoo Zone Art Forum – Via Del Viminale 39, 00184 Roma.

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