Non poteva esserci luogo più indicato, il PAC e mostra più adatta, Regina José Galindo, l’artista guatemalteca che fa del suo corpo un mezzo politico, uno strumento per non dimenticare, per fare da cornice alla presentazione, mercoledì 2 Aprile alle 18,30 dell’ultimo libro di Lea Vergine, la Signora dell’arte contemporanea e della Body Art, La vita, forse l’arte. D’obbligo per chi la conosce, imperdibile per chi non ha mai assistito ad una sua conferenza. Perché le sue riflessioni folgoranti e intransigenti sfuggono il peso della retorica e coltivano l’arte della leggerezza. Lea Vergine non risparmia frecce acuminate contro direttori di musei e curatori di esposizioni, ma con l’arguzia tagliente che ne fa esercizi di stile, tutti da godere. E le belle citazioni che chiama a sostegno delle sue contrarietà non soffrono di arroganza: rientrano nel gioco della cultura come passione di vita.
Una raccolta di oltre venticinque articoli, dal 2000 al 2013, recensioni di altrettante mostre, personali e collettive, di libri su artisti e fotografi d’arte: Salvador Dalí, Jannis Kounellis, Lucio Del Pezzo, Vanessa Beecroft, Trisha Brown, Jenny Holzer, Alighiero Boetti, Lee Miller e altri ancora.
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14 – Milano
02 Aprile 2014 ore 18:30
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI