Al via il 17 Giugno la seconda edizione del Reportage Atri Festival, manifestazione nata da un’intuizione del comune di Atri (TE) in collaborazione con Peliti Associati, dedicata quest’anno al Tempo e alle sue forme. Il reportage è oggi diventato un prodotto artigiano, che viene guardato come si guarda una specie in via di sparizione. Il mondo è ormai un luogo piuttosto piccolo, in cui tutti presumono di conoscere tutto, in cui ogni notizia si consuma velocemente, bruciando storie e volti. La cronaca si è fatta cicaleccio politico, ossessione per storiacce criminali, analisi a distanza di tendenze sociali e culturali: lo sguardo non è più che un’occhiata sbrigativa.
All’interno dell’articolato programma di Le forme del Tempo, vogliamo segnalare una ricca serie di mostre fotografiche:
– All’Est dell’Est: intenso diario in bianco e nero che Klavdij Sluban ha tenuto dal 2002 al 2008; viaggio lungo gli itinerari tracciati dalle linee ferroviarie che collegano l’Europa ai lontani paesi dell’Est, come la Transiberiana Mosca-Pechino o la linea tibetana Pechino-Lhasa.
– After A – Appunti fotografici sul Sudafrica: mostra complessa che comprende AfrikaBurn di Pieter Bauermeister, Alternative Kidz di Musa Nxumalo, Cape Town, a Ballad di Gianluigi Guercia, Don’t say that this will end di Liam Lynch, Faces and Phases di Zanele Muholi, Flatlands di Marc Shoul, Handbags di David Southwood, Homelands di Pieter Hugo, I am home di Mimi Cherono Ng’ok, Invisible Women di Sabelo Mlangeni, Joburg Buildings di Kutlwano Moagi, Placed di Samantha Simons, Rural di Daniel Naudé, White Poverty in South Africa di Finbarr O’Reilly, Xenophobia di Nadine Hutton, Young Afrikaner – A Self Portrait di Roelof Petrus Van Wyk.
– Impressioni di viaggio: esposizione di disegni di Luigi Barzini a cura della Fondazione Corriere della Sera.
– Racconto di un’epoca: fotografie di viaggio dagli album della principessa Anna Maria Borghese, un insieme di circa 5000 fotografie, sistematicamente e cronologicamente ordinate, annotate e datate tra il 1898 e il 1924.
– L’istante decisivo: fotografie dall’archivio di Getty Images riguardanti il momento supremo in cui si decide una gara, una corsa di velocità, in cui il più abile o il più fortunato ha convinto giudici e cronometristi della sua superiorità sugli avversari.
Ma troveremo anche Haiti 2010 di Larry Towell, Bruce Gilden, Paolo Pellegrin e Peter van Agtmael; Gesti dell’anima di Marco Anelli; Journal from Istanbul di Ali Taptik; Krusha e Madhe di Ivo Saglietti; Palazzo di Marina Cavazza; Panigiria di John Demos; Picture Post dalla collezione di Getty Images; Se fossi Mao di Tommaso Bonaventura; Temporeaneamente di Alessandro Imbriaco.