Incontro Manuela Gandini nei locali de Le Trottoir nel cuore della Milano dei Navigli, mentre prepara una delle sue seguitissime “Lezioni al bar per conoscere l’arte contemporanea”. Le chiedo di spiegarmi ma mi anticipa dicendo: “L’arte è l’unica via”. Leggo il programma, ed è subito chiaro che non è solo una questione di educazione artistica quella che Manuela Gandini mette in pratica nel suo ciclo di 8 lezioni, ma una forma di educazione civile orientata a una riscoperta o consapevolezza del sé, processo alla base della costituzione di una coscienza sociale. In una fase di caos e di disgregazione come quella che attraversiamo, l’arte continua a essere uno strumento che contrasta le forme di degrado della società civile. In questo senso le lezioni sono certamente, un modo per avvicinare le persone all’arte, ma soprattutto le persone alle persone. Così, nei martedì di questo inizio estate, tra un drink e performance di musica live, possiamo incontrare e ascoltare Manuela Gandini, curatrice indipendente e critica d’arte, docente alla NABA di Milano, collaboratrice decennale del Domenicale de Il Sole 24 Ore, oggi scrittrice per il quotidiano La Stampa e responsabile delle pagine dell’arte di Alfabeta2.
Se da una parte le 8 lezioni chiamano all’appello le coscienze sopite stimolando e provocando una sorta di ribellione alle rassicurazioni della comfort zone, dall’altra invitano a una lettura trasversale e inedita dei fenomeni artistici sovvertendo l’ordine delle cose. Di martedì in martedì Manuela Gandini costruisce una narrazione che intreccia temi cruciali a percorsi di artisti e scrittori che, ad esempio, si sono relazionati alla Terra e alla Psiche dei regni carpendone l’energia, i flussi, la vitalità, la magia. Maria Lai, Joseph Beuys, Carlos Castaneda, Gianfranco Baruchello, Robert Smithson, Emanuela Ascari, sono raccontati nella terza lezione dal titolo “Nella Terra e nell’Anima” ripercorrendo riti e modalità con le quali gli artisti hanno attivato pratiche di ecologia dello spirito, aprendo la visuale su mondi insondati. Marina Abramovic’, il nomade mongolo Enkhbold Togmidshiirev e gli attivisti indonesiani Arahmaiani Feisal e Wukir Suryadi sono chiamati in causa nella quinta lezione “Arte e Sciamanesimo per una spiritualità laica” ovvero quando il corpo diventa opera, quando il colore è azione e il movimento è scelta politica.
Appuntamento attesissimo è la lezione conclusiva prevista per il 3 luglio alle 18,30 che vede la presenza a Le Trottoir di Michelangelo Pistoletto con il suo Terzo Paradiso (del quale Manuela Gandini è ambasciatrice), il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale e a ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune. Il pubblico dell’ottava lezione è chiamato a partecipare alla performance, alla grande azione collettiva sul Terzo Paradiso e a tracciare con la propria presenza il simbolo che lo rappresenta.
Il programma delle 8 lezioni al bar è articolato e complesso, mai banale, poetico e visionario. Si parte dalla nascita del movimento Dada e si continua con il Situazionismo, il movimento Fluxus, gli Happening, la Performing Art per poi affrontare le teorie, le vite e le personalità di artisti tra i più innovativi del Novecento. Da Marcel Duchamp a Beuys; da Warhol a Jeff Koons, da Ana Mendieta a Marina Abramovic’, da Maurizio Cattelan a Pistoletto, per citarne solo alcuni. Le lezioni viaggiano sull’onda della reazione emotiva dei partecipanti e sul loro coinvolgimento: insieme si scopre e si approfondisce, si ricostruiscono performance di artisti storici e si tessono letture inedite. Nel corso degli incontri si impara a leggere un’opera e a relazionarsi con essa attraverso la propria esperienza di vita, i propri sentimenti, le proprie emozioni. Il pubblico è invitato a partecipare così a una sorta di performance corale che spinge tutti a oltrepassare le barriere e rielaborare i punti di vista.
Come fu per il Cabaret Voltaire, Le Trottoir alla Darsena di Porta Ticinese è da decenni luogo di incontri della notte milanese e del mondo degli artisti, uno spazio aperto e flessibile, non nuovo a esperimenti corali: si ricordano le “Lezioni di Indisciplina“, simposio seriale nel quale scrittori, musicisti, economisti, poeti, esponenti del mondo accademico, storici dell’arte, compositori e filosofi si avvicendano sul palcoscenico del locale e in luoghi itineranti per l’Italia, per insegnare a infrangere le regole costituite nel solco della creatività. Non poteva dunque che essere questo il palcoscenico scelto da Manuela Gandini per seminare con coraggio poetico e passione culturale, la necessità di scoprire, riscoprire, ripensare l’arte.
8 lezioni per conoscere l’arte contemporanea
strumenti per il nutrimento dell’anima e la rigenerazione neuronale
dal 8 Maggio al 3 Luglio 2018
di Manuela Gandini
Le Trottoir alla darsena, Piazza XXIV Maggio – Milano
per prenotazioni e info: manuela.gandini07@gmail.com