Fra le varie gallerie che hanno aperto le porte durante la notte bianca dell’arte organizzata a Torino contestualmente ad Artissima, particolare quella di Giorgio Persano che ospita in questo momento una personale dedicata a Lawrence Weiner, icona dell’arte concettuale nel mondo, dal titolo Mens Rea. Le grandi pareti della galleria sono attraversate da scritte che sono di fatti dei messaggi rivolti agli spettatori. Già il titolo non lascia dubbi: Mente colpevole, lasciando presupporre che il nostro pensiero, qualunque esso sia, è il solo responsabile in questa comunicazione. Lawrence si chiama fuori e lascia a noi l’interpretazione in completata autonomia. Ed è proprio in questo tipo di processo che l’arte concettuale svolge tutta la sua efficacia, interagendo con chi guarda senza indirizzarlo o stabilendo giudizi ma aprendo ad una possibile e personale riflessione. Altra cosa curiosa sotto il profilo tecnico, è che l’artista definisce il proprio lavoro “sculture”, un termine che ovviamente lascia presupporre di interfacciarsi con qualcosa di plastico, tattile e che occupa tridimensionalmente lo spazio. A pensarci bene non si può certo dire che questi tre aggettivi non siano compresi nell’opera di Lawrense. Obiettivamente le enormi scritte, monumentali, occupano pienamente le pareti della galleria e allo stesso tempo sembrano invadere il resto dell’ambiente – azione che si compie nell’osservare e leggere – quasi a creare una sorta di collegamento ipertestuale fra noi e loro, un collegamento che trova un suo perché nella comunicazione del concetto. La plasticità va quindi forse intesa più come fluidità; ovviamente fluidità di pensiero. Fino al 18 gennaio 2014. Info: www.giorgiopersano.org