Ancora pochi giorni per immergersi nel fantasioso e ironico mondo di PerepePè, la mostra evento organizzata e promossa dalla Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive di Pesaro, il cui termine è previsto in coincidenza del completamento del progetto di residenza artistica promosso dalla stessa fondazione. Il clima che si respira è appassionato e febbricitante: Detto Brutalmente, la felicità, come recita il sottotitolo dato alla rassegna, la cui instancabile ricerca sembra diffondersi e dilagare per l’intera città di Pesaro. La felicità pare qui il liet-motiv per una nuova sfida sociale, sancito dallo squillo di tromba – non a caso marchio/logo di PerepePé – segnale della rinnovata “chiamata alle arti” per l’intera cittadinanza e non solo. Rispondiamo all’appello e cominciamo con la visita alla mostra delle foto di Alberto Giuliani e Francesca Es, dove spicca fra tutte quella di un piccolo unicorno. Animale leggendario, protagonista di numerose fiabe che hanno incantato i bambini di tutto il mondo e parte anche dell’immaginario dei cartoon anni Ottanta, l’unicorno letteralmente incarna quell’ideale cammino verso la felicità cui tutti tendiamo continuamente. Allo stesso tempo il complesso delle immagini fotografiche fa emergere quella sottesa narratività che sostiene l’arte contemporanea e tutto il complesso di manifestazioni creative che possono coinvolgere ciascuno di noi. La necessità di raccontare, di tessere storie si dirama così verso altre discipline, solo in apparenza slegate fra loro. Cinema, letteratura, musica, performance e cucina si fondono insieme dando vita ad una gamma pressoché infinita di nuove possibilità. Da non mancare l’appuntamento del 19 ottobre X ME, X TE, X PE: Geolocalizzare, a fumetti, i racconti dei pesaresi nei luoghi della città. Le storie sono quelle proposte e descritte dai pesaresi stessi e successivamente messe in scena a fumetti da sette artisti, le cui sequenze andranno a costituire una innovativa mappa urbanistica della città. Fra le varie iniziative anche l’opportunità di acquistare gli arredi con cui è stata allestita la mostra. Fra i vari oggetti quelli di aziende come Karman e Kartell. Molto sociale! Finalmente un po’ di sana arte per tutti. Info: www.perepepe.org