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La Galleria Nazionale: tutto cambia

Tutto cambia. Non importa come, purché cambi, recita il mantra romano di questi giorni di sconquassi elettorali. E anche la Gnam cambia e lo fa con un progetto chiaro, rigoroso, ineccepibile. Un cambiamento trasformativo di rigenerazione che riparte dalla riappropriazione di una identità storica di prestigio e di ruolo. È il cambiamento che qualcuno aspettava e che ha portato ad una nuova visione: da oggi, una fresca e inaspettata lingua dell’Arte entra di diritto nella capitale.

The Lasting. È un attimo. È un intervallo. È il tempo. The Lasting, l’intervallo e la durata è la mostra con cui si inaugura la nuova stagione della Gnam, rinominata dalla sua neo direttrice Cristiana Collu, La Galleria Nazionale. Nome secco, imperativo, un nome che costringe ad una immersione, ad un rapporto diretto con il luogo e con l’arte; atteggiamento cui non siamo più abituati.

La luce naturale è la guida, il flusso che collega fuori e dentro, spazio e tempo, “archeologia” e contemporaneo. Roma non è mai pronta a nulla. Forse non è pronta neanche a questo. Ma lo sarà.

A prima vista è un piccolissimo intervento sulla pelle dell’edificio. Via tutto: specchi, filtri, barriere, tutto torna all’origine. Alle colonne è restituito il ruolo, lo spazio si allarga e si fa profondo, le tende bianche ripristinate e alleggerite, entra anche un po’ di vento, entra il panorama, poi luce, aria, spazio e infine Tempo.

Non confondiamo, non è un restyling, sono piccoli interventi, sottili, che denunciano un forte cambiamento di fondo che si compirà quando tutta la ristrutturazione della Galleria sarà completata ad ottobre. Oggi è stato un assaggio, oggi la città è stata invitata a prendere coscienza delle novità con cui ci si dovrà confrontare dalla Collu in poi. The Lasting racconta questo. Una mostra “emozionale” che mette insieme 30 lavori di 15 artisti italiani e internazionali di diversa generazione insieme a opere di Alexander Calder, Lucio Fontana, Medardo Rosso appartenenti alla permanente del museo.

È una mostra fatta di piccole e grandi opere, di piccoli e grandi tempi, di piccoli e grandi interventi. Una mostra che sposta l’occhio e la mente ogni volta su luoghi e tempi differenti… sono attimi. I tempi storici delle opere si incrociano, le geografie anche, le collezioni entrano in contatto, le scale percettive sono messe a dura prova.

Sarebbe troppo facile parlare di connessioni e letture trasversali: no, qui si fa di più! Ci si immerge nello Zeitgeist, nello spirito del nostro tempo che qui è stato intercettato e, in punta di piedi, fatto entrare in una Istituzione. L’arte oggi è intrisa di tempo e spazio e attraversa le dimensioni temporali, si curva con lo spazio, rincorre le pieghe del tempo, altera la percezione, è sulla soglia degli eventi.

Forse è questa visione dell’Arte, che Cristiana Collu vuole restituire a Roma? Il cambiamento è in atto.

The Lasting, l’Intervallo e la Durata

A cura di: Saretto Cincinelli
Dal 22 giugno 2016 al 29 gennaio 2017
6,00 euro; Riduzioni: 4,00 euro
Roma, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
da martedì a domenica 8.30 — 19.30 – lunedì chiuso
Telefono: 06 3229 8221
E-mail:  gan-amc@beniculturali.it
Sito web: http://lagallerianazionale.com

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