A volte l’arte si muove in scenari inconsueti e in contesti inediti con molta agilità. È il caso di un progetto espositivo sperimentale nato per volontà di un collettivo di giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce che ha trasformato un luogo asettico e impersonale come quello di un box auto all’interno di un condominio, in un luogo d’arte, in una Kunstschau. Il 6 marzo 2018 si è inaugurato il primo appuntamento di questo esperimento con una installazione di Gianmaria Giannetti a cura di Mariagrazia De Giorgi. Solo quindici metri quadri per ricreare un bosco dove nulla è esplicito o spontaneo e dove non c’è inizio né fine. In Altalena tutto attaccato tra una spoglia vegetazione, secca e arsa, si intravvede un malinconico Charlot abbandonato a sé stesso. Poi una gabbia per uccelli, resti di una torta, pesci rossi in ampolle di vetro e una altalena dal lieve moto perpetuo che rinvia ad una assenza e ad un vuoto che oscilla tra il reale e l’immaginario. C’è una promessa che emerge da questo intervento performativo di Giannetti: da un ambiente così avvilito, secco, spoglio, terminale, sordo che allude al mal di vivere, non si può che aspirare in una rifondazione della bellezza, in un riscatto estetico ed esistenziale che può compiersi solo attraverso l’arte. Oggi, Kunstschau è in un garage, domani potrebbe essere in una piazza, in un deposito, in una vetrina, o anche in un libro o in qualsiasi luogo che dismette la funzione originale per farsi contenitore d’arte contemporanea, punto di riferimento e di azione per la città pugliese con l’obiettivo di deformare le frontiere dell’arte attraverso operazioni slow-specific e site-specific.
Gianmaria Giannetti | Altalena tutto attaccato
a cura di Mariagrazia De Giorgi
Fino al 30 marzo 2018, su appuntamento
Kunstschau_Contemporary place
Via D. de Angelis 8, Lecce
Info: + 39 320 5749854 | info@kunstschau.it | www.kunstschau.it