La Galleria Massimo Minini è lieta di presentare il 18 gennaio dalle ore 18,00 la personale dell’artista inglese John Isaacs, The architecture of Empathy. Artista eclettico, John Isaacs lavora da oltre quindici anni utilizzando i materiali più diversi dalla cera al tessuto, dal bronzo al neon, alla ceramica, alla pittura, al collage, alla fotografia. Indagando su tematiche legate alla complessità del vivere moderno, ai paradossi della quotidianità, all’identità dell’uomo. Le sue sculture sono una critica verso la società, con i suoi eccessi e gli sprechi, il consumismo, l’inquinamento. Per la prima volta in Italia John Isaacs presenta un unico nuovo lavoro, una grande scultura in marmo di Carrara, realizzata con tecnica tradizionale e collocata nella sala principale della galleria. In questa mostra Isaacs guarda al passato citandolo e alludendo alla possibilità di nuove interpretazioni e riflessioni su arte, bellezza, vita. Una presenza molto fisica, d’impatto, che apre a letture e suggestioni che catturano il visitatore per la bellezza intrinseca del materiale e la perfezione delle forme. “Forma e contenuto sono completamente legati. Se la scultura è qualcosa, essa è la relazione tra il corpo umano e lo spazio circostante. L’atto di abitare lo spazio è già di per se stesso una forma di comunicazione con l’ambiente nel quale ci si trova – per me non è possibile separare l’uno dall’altro.” afferma Isaacs. Emozione e stupore ancora una volta emergono dal suo lavoro. In occasione della mostra sarà presentato il nuovo libro John Isaacs – The Architecture of Empathy, con testi di Didi Bozzini e Massimo Minini.
Galleria Massimo Minini – Via Apollonio 68, Brescia
Inaugurazione: 18 gennaio; orario: 18,00 – 21,00