Col titolo di Astral Projection, Into the Expanse è possibile visitare fino al 9 Aprile, alla Galleria Pianissimo di Milano, una mostra personale dell’artista svedese Johan Eldrot. Il punto di partenza, come sempre accade per Eldrot, è stato il “rinvenimento” casuale di una storia, in questo caso contenuta in un giornale del 1993 trovato in casa di un amico in Quebéc, Canada. La notizia che ha acceso la scintilla consisteva in una piccola foto di donna con due righe di didascalia che spiegavano come la donna fosse vissuta in segreto per quasi dieci anni in un ospedale. Eldrot, subito attratto e incuriosito, ha iniziato a “indagare” cercando, con enorme difficoltà, ulteriori notizie. Sulla stampa e sul web niente più di quanto già scritto in quelle due righe, addirittura l’ala in questione dell’ospedale era stata demolita nel 2002. L’unico vero appiglio sono state le informazioni passate di bocca in bocca tra gli inservienti che avevano “ripulito” il nascondiglio nel ’93; sono questi gli unici elementi che l’artista ha soggettivamente interpretato per rendere viva l’idea di una donna che, in un angusto e nascosto spazio, aveva creato soluzioni ingegnose, oggi in grado di stimolare una ricca interpretazione individuale per lo spettatore.