La Galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea di Milano ospita la seconda personale della giovane artista finlandese, Jenni Hiltunen. Dopo Pretty Absence del 2013, la mostra attualmente ospitata dalla galleria rimanda sin dal titolo, Glass Walls, a un bisogno di trasparenza, alla necessità di osservare una realtà senza filtri e sovrastrutture imposte da una società sempre più invadente.
L’artista esplora, attraverso le sue creazioni, l’atmosfera della società contemporanea, una visione del mondo individualistica e orientata al piacere, in cui ci si affida troppo spesso alle immagini per assumere una consapevolezza distorta della realtà. Non a caso, le fonti d’ispirazione principali nella sua ricerca artistica sono la fotografia di moda e la “posing culture” creata dal mondo dei social media e da internet, che ci mostrano continuamente scenari di vita perfetti e mondi luccicanti di frutta candita a cui tutti abbocchiamo come moderni “Alice in Wonderland”.
Hiltunen, attraverso le sue opere, intende darci uno scossone, innescando una riflessione sull’immagine e sull’apparire come condizione imprescindibile dell’esistenza contemporanea, e chiama tutte le donne a suggellare questa sua esigenza.
Le donne dei suoi quadri, infatti, non rappresentano nessuna donna in particolare, bensì l’intero universo femminile, cristallizzato in frazioni di tempo ben precise e scelte accuratamente dall’artista; le sue modelle sono colte nei loro momenti di naturalezza, quando abbandonano il viso e gli arti alla spontaneità di una smorfia o di un sentimento, riassumendo, per un attimo, il controllo del proprio corpo.
L’artista riesce a bloccare nella pittura, come in un’istantanea, uno stato d’animo autentico, dove non c’è spazio per la finzione di pose e espressioni controllate e standardizzate, dove la perfezione di un volto e l’eleganza di un corpo femminile si disperdono per lasciar trasparire tutte quelle imperfezioni che ciascuna donna può avere, quei tratti originali che fanno di ogni donna un essere unico.
Camminando davanti alle tele della Hiltunen si viene letteralmente investiti dal realismo e dalla carica emotiva di queste modelle, sembra quasi di percepire i loro sentimenti contrastanti: la noia, la stanchezza, il bisogno di intimità, l’attesa. Questo realismo è avvalorato da una pittura densa, da colori accesi e vibranti che si appiattiscono in larghe campiture contrastanti, da pennellate materiche in grado di marcare i tratti più realistici e personali delle singole figure, di evidenziare le piccole asprezze di un volto, di mettere a nudo l’intimità più nascosta dell’essere.
Nelle opere della giovane artista finlandese è possibile rintracciare echi di influenze differenti, ad esempio nell’espressività e nella crudezza dei tratti si può riconoscere l’eco delle figure di Munch, così come alcuni volti rimandano a quelli di Marlene Dumas, mentre i colori brillanti e la veridicità delle pose ricordano quelli di un maestro del realismo contemporaneo, David Hockney.
Jenni Hiltunen riesce a condensare tutti questi aspetti differenti in una cifra stilistica molto personale, inserendosi perfettamente nell’ambito della pittura figurativa contemporanea.
VERNISSAGE 19 SETTEMBRE
DAL 20 SETTEMBRE AL 15 NOVEMBRE
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea
Via Goito, 7 – 20121 Milano – Italy
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