Jean-Luc Defromont, docente universitario e traduttore francese, nato in Marocco, ha vissuto a lungo a Casablanca, a Parigi, a Bari. Da anni dipinge, fotografa e realizza fotocomposizioni e fotomontaggi, frutto del fascino esercitato su di lui dalle forme di degrado (rovine, statue mutilate, affreschi sgretolati, facciate lebbrose, ruggine) e dalla paradossale ricchezza della povertà, non solo per nostalgia romantica, ma anche per il potenziale emotivo della bellezza in preda al tempo, la quale acquisisce in qualche modo una bellezza seconda, che passa spesso inosservata. La ruggine, per Defromont, rappresenta forse la più spettacolare di queste metamorfosi.
Il Museo Nuova Era di Bari inaugura, il 28 Marzo alle 19:00, Sur les Quais de Bari. Per le opere esposte, il fotografo è stato colpito dalla tavolozza infinita degli scafi nel porto di Bari, che sfoggiano sfumature insospettabili, tra ombre e sfavillii. “Quadri di metallo dipinto dall’uomo e ridipinti dal tempo e dalla salsedine”. La mostra sarà aperta fino al 29 Aprile.