Una nuova personale di Jason Martin, Painting as Sculpture, negli spazi della Lisson Gallery di Milano. L’artista britannico presenta una nuova serie di opere in nichel, rame, oro e bronzo realizzate nel 2013. Sui due piani della galleria trovano posto i suoi lavori astratti, contemporanee icone bizzantine. Opere che giocano tra pittura e scultura, tra il singolare e il numero di serie, tra movimento e stasi, tra astrazione e figurazione. La sua è una pittura materica, dove il segno è graffiato, trascinato, pettinato, tagliato, scalfito, scrostato, raschiato, inciso, intaccato su materiali sempre diversi, dal pigmento colorato, alla tela, ai pannelli di vari metalli, al gesso utilizzato come matrice per il metallo fuso delle sue ultime opere. Gli spessi segni creati con le mani che muovono la materia di questa serie di bassorilievi, molto simili a gioielli, sono resi solidi dall’impasto di gesso prima e dalla colata di metallo in una fase successiva. Tutto sfugge alla bidimensionalità del supporto per accedere ad una spazialità dinamica, tra equilibri e contraddizioni, tra trame ritmiche e fisicità. La matericità e la sensualità del gesto è reso algido e freddo dalla lucentezza metallica che le rende opere seduttive e al tempo stesso impenetrabili, la luce è catturata da queste superfici e il riflesso di chi osserva è moltiplicato, spezzato reso irriconoscibile dalle pieghe della materia. Quella di Martin è la continua ricerca tra la rapidità del gesto, dove istinto e controllo convivono e la solidità della scultura, intesa come robustezza dei materiali utilizzati. Il suo minimalismo, tuttavia, non esclude una vena barocca. Sperimentazione che si spinge oltre nella scultura presente all’esterno, Anathema, dove Jason Martin crea un’opera che somiglia ad un baccello alieno o ad un meteorite cromato precipitato nel cortile della galleria, confine tra pittura e scultura, realizzata con acciaio lucidato che rende la superficie compatta e inesplorabile ma creata dall’assemblaggio di pezzi di corteggia di sughero che la rende comunque una superficie nodosa e astratta, materica, viva. Painting as sculpture, è curata da Luca Massimo Barbero ed è la sesta mostra di Jason Martin con la Lisson.
Lisson Gallery – Via Zenale 3, 20122 Milano
21 novembre 2013 – 10 gennaio 2014