Jannis Kounellis, di certo uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana dal dopoguerra a oggi, ha in corso una importante personale alla Galleria Fumagalli di Bergamo. La mostra, curata da Annamaria Maggi in stretta collaborazone con l’artista, propone fino al 26 Settembre una selezione di lavori inediti site specific.
Tra frammenti di quotidiana intimità, invito alla riflessione per riscoprire il gusto per l’esistenza, tornano i cappotti, segno tradizionale della presenza dell’uomo nel lessico materiale dell’artista, ora stritolati tra lastre di ferro e scomposti come in un grido ammutolito, ma c’è anche spazio per una grande opera storica, realizzata negli anni ’60 e correlata ai nuovi lavori in un crescendo di pathos.
La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione appositamente dedicata. In contemporanea, sempre a Bergamo, nella suggestiva sede dell’ex Oratorio di San Lupo, per il Museo Diocesano Adriano Bernareggi, l’artista presenta un’installazione monumentale di grande impatto emotivo e scenografico.