E’ in corso alla Galleria Cardi, negli spazi espositivi di Pietrasanta (LU), la mostra It must be astract, composta da nove grandi opere a parete di artisti con un marcato approccio alla grammatica astratta e ai modi della pittura astratta-informe. Si tratta di Domenico Bianchi, Lawrence Carroll, Helmut Dorner, Bernard Frize, Günther Förg, Jonathan Lasker, Jason Martin, Nunzio e Anselm Reyle. Ciò che li accomuna, oltre a questioni linguistico-strutturali, è la ricerca, la scoperta e la continua sperimentazioni di metodi operativi personali, attraverso i quali re-inventare le forme dell’astrazione, per rimetterle in discussione e ridefinirle.
It must be abstract trae origine dal titolo assegnato da Wallace Stevens (1879-1955) a una sezione del suo celebre poema Notes Toward a Supreme Fiction (1940), e suona ancora oggi come l’imperativo di un secolo che ha visto nell’astrazione e nella sublimazione del linguaggio una via non dogmatica, ne’ prosaica, alla ricongiunzione tra soggetto e oggetto, tra facoltà umane ed eventi della vita, tra mondo delle sensazioni e universo delle leggi naturali.
L’esposizione si concluderà il 30 Maggio.