Ottocento voci unite in coro urlano che l’arte contemporanea italiana è viva e lotta con noi. E lo fanno per il decimo anno consecutivo in quello che è l’evento di promozione più importante per un settore nevralgico del panorama culturale italiano. Promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea, la Giornata del Contemporaneo apre gratuitamente al pubblico spazi, gallerie e musei, associazioni, luoghi d’arte pubblici e privati che inaugurano ufficialmente la stagione dell’arte contemporanea, che permetteranno al grande pubblico di vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea. Una giornata che è anche una mappa dell’arte di oggi che coinvolge non soltanto le grandi città ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi, dove
i musei hanno assunto il ruolo di poli culturali con la missione di presentare e valorizzare l’attività degli artisti contemporanei, evidenziando l’importante funzione che il contemporaneo svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. E come nelle passate edizioni, AMACI ha affidato l’ideazione dell’immagine guida della Giornata del Contemporaneo a un artista italiano di fama internazionale. Dopo Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012) e Marzia Migliora (2013), per il 2014 i direttori dei 26 musei associati hanno scelto all’unanimità Adrian Paci, artista albanese di nascita e italiano di adozione, a testimoniare che l’arte trascende confini e nazionalità e con il suo linguaggio può contribuire al percorso di crescita e maturazione di ogni società civile.
Il tema del viaggio e del distacco sono alla base di Greeters, l’immagine di Adrian Paci: due ragazzi ci salutano, in un gesto congelato dal fermo-immagine che trasforma la narrazione video in immagine fissa. Tolti dal contesto, i due giovani non raccontano nulla di se stessi, ma portano l’osservatore, impegnato nello sforzo di rispondere, a viverli come familiari, vicini, in una visione empatica che li unisce in un unico abbraccio. Le due figure, rese astratte dalla semplice ma potente operazione dell’artista, mostrano qualcosa di forte e allo stesso tempo di vulnerabile, con i loro volti apparentemente sereni, i loro gesti confidenziali, il loro sguardo che incrocia il nostro sostenendolo.
La scelta – spiega Adrian Paci – è stata quella di accostare due realtà che sembrano lontane, antitetiche. I due giovani della foto non c’entrano nulla con il cosiddetto “mondo dell’arte”. Nessun collegamento sembra riuscire a mettere insieme il vissuto che emerge da questa immagine e la realtà sofisticata e a volte cinica del mondo dell’arte. E qui sta il significato più profondo e il contributo che questa immagine cerca di portare: la semplicità e il carico di mondo che essa porta con sé si incontrano e si scontrano con il mondo dell’arte. “Quelli che stanno fuori” semplicemente salutano “quelli che stanno dentro” innescando una comunicazione carica di umanità.
La Giornata del Contemporaneo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si avvale del sostegno della PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Ministero degli Affari Esteri, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’UPI – Unione Province d’Italia, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e di ICOM Italia.
Tutti i luoghi della Decima Giornata del Contemporaneo sono sul sito dell’Amaci (www.amaci.org)