Entrare nei cari, ormai per me, vani di Casa Vuota scoprendoli nuovamente diversi rispetto a quelli che hanno incorniciato mostre precedentemente viste. Due anni di vita di questo luogo, in cui si sono susseguite menti originali e differenti modalità espressive facendomi vivere i suoi ambienti in modo sempre inconsueto. Ora, e fino al 26 Maggio, nella location si respira aria di primavera grazie alla straordinaria ambientazione realizzata da Franco Cenci (Monterotondo, 1958 – vive e lavora a Roma) per il progetto site specific “Il Cielo in una Casa” a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo. Genialità artistica sui generis, Franco rivela la sua straordinaria sensibilità nei confronti dell’umanità e della natura attraverso una serie d’installazioni e opere che si susseguono in un continuum visivo totalizzante, immergendo l’utente nel suo mondo interiore.
Dopo la laurea in Storia dell’Arte presso La Sapienza di Roma, Franco inizia il suo percorso artistico partecipando in prima persona alle iniziative internazionali della Mail Art d’inizio anni Ottanta, mentre la sua attività espositiva prese avvio con Barbara Martusciello all’inizio degli anni Novanta. Attualmente la sua ricerca prosegue concentrandosi su tematiche che investigano la vita stessa, colta in tutte le sue sfaccettature, attraverso metafore figurative e giocose allegorie.
Per l’occasione il suo universo poetico trova nel Quadraro la propria “Casa” caratterizzandola di piacevoli pause, immensi silenzi ma anche di suoni e squillanti cinguettii.
Nidi d’uccelli e collage spaziali guidano lo spettatore fin dall’entrata dell’abitazione invitandolo ad entrare nel gioco d’inconsuete prospettive ed aperture illusionistiche su cui s’impernia l’esposizione. Obiettivo ultimo dell’artista è, infatti, modificare l’abituale percezione degli spazi vissuti dell’appartamento capitolino con una serie di accorgimenti tecnici e incursioni paesaggistiche di assoluta audacia. Veri rami di alberi abitano la stanza principale generando quel senso di calore familiare per via dell’immissione di piccoli ricordi, feticci ed oggetti d’affezione da osservare e scoprire uno ad uno arrampicandosi sulla scala che conduce ad una spiazzante visione dall’alto. Al di sotto di quest’installazione, produttrice di un’atmosfera sospesa tra cielo e terra, fanno da contraltare delle piccole maioliche in ceramica riproducenti il titolo dell’esibizione alternate a canticchianti e colorati usignoli, ispiratori dei maggiori poeti e letterati nostrani e stranieri come Giacomo Leopardi e John Keats. Il ribaltamento tra alto e basso, tra volta celeste e vita terrestre, nonché l’atmosfera onirica ed incantata prosegue nell’altra sala. Qui, la metamorfosi s’impadronisce dell’habitat umano grazie a specchi, tavolini falsamente apparecchiati, ritratti di bambini travestiti da uomini-uccello e lavori installativi incentrati sul ricorrente tema del volatile, sinonimo di libertà, spensieratezza ed amore per la vita.
Una mostra semplice e metaforica, tutta incentrata sui ricorrenti capovolgimenti di vedute che la vita continuamente ci riserva spronandoci a coglierne e a viverne i suoi lati migliori.
“Il Cielo in una Casa” di Franco Cenci
a cura di Francesco Paolo del Re e Sabino de Nichilo
fino al 26 maggio 2019
Casa Vuota – Roma
via Maia, 12 int.4A – 00175 – Roma
ingresso gratuito
Orario: visitabile su appuntamento
Info: tel. +39 392 8918793
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