A partire dal 2010, nel quindicesimo anniversario della fondazione, il CACT – Centro d’Arte Contemporanea Ticino si amplierà, mettendo in atto sotto un unico logo la fusione operativa tra la sua sede di Bellinzona e il CACC – Centro d’Arte Contemporanea di Chiasso, voluto e diretto da Silvano Repetto. Il progetto, frutto di sinergia e potenziamento, quando si assiste un po’ ovunque all’indebolimento strutturale e alla lenta liofilizzazione del concetto di dinamismo, sarà presentato in una conferenza stampa, indetta per il 1 Aprile alle ore 11:00, che si terrà nella sede di Chiasso.
La superficie espositiva globale suddivisa tra le due sedi (Bellinzona e Chiasso) raggiungerà gli oltre 600 mq, la cui programmazione avverrà sotto una direzione comune. Mario Casanova e Silvano Repetto, direttori esecutivi, si occuperanno della programmazione artistica, mentre Massimo Porcedda, art director, continuerà come finora a progettare la comunicazione visiva e la “linea editoriale” del CACT. Sarà vitale anche la consulenza di Guglielmo Gigliotti, critico d’arte di Roma.