Dal 18 al 31 maggio 2014 riparte Humus Park, la quarta edizione di a cura di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, che si svolgerà presso Parco del Palù, Comuni di Caneva e Polcenigo (PN) e Parco del Castello di Torre e area Archeologica di Pordenone. La manifestazione ha come scopo fondamentale quello di promuovere una nuova forma di Arte contemporanea naturalistica, sposandola a siti e territori di particolare interesse storico, paesaggistico e artistico e portando alla loro valorizzazione e riscoperta. Dopo il successo delle prime tre edizioni a Pordenone, quest’anno Humus Park allarga i suoi confini all’area archeologica e naturalistica del Palù, sito patrimonio dell’UNESCO. Il territorio palustre si estende tra i comuni di Caneva ePolcenigo, mentre i reperti archeologici del Neolitico qui ritrovati sono esposti e conservati al Museo Archeologico del Friuli Occidentale presso il Castello di Torre di Pordenone, sede unica del meeting sino ad oggi. Un filo rosso quello che lega quindi il sito del Palù con il Museo di Torre dove la land art trova la sua giusta collocazione: è proprio nella natura e nella terra che quest’arte rivela infatti la sua innata espressione e il sito archeologico e naturalistico diventa così la cornice e la materia prima perfetta per un percorso di valorizzazione del territorio e dell’evento. Oltre 50 artisti tra italiani e stranieri, studenti di istituti d’arte e licei del territorio, delle scuole IPSIA di Brugnera e ISAC di Cordenons, delle Accademie di Belle Arti di Venezia, Brera, Bologna, Torino e Carrara si faranno ispirare dalla natura circostante creando opere d’arte che andranno a costituire delle vere e proprie gallerie en plein air. Humus Park, the mind opener, è l’evento che apre la mente portando una prospettiva nuova nel panorama dell’arte e offrendo un differente punto di vista dal quale osservare la natura e il paesaggio. Questa filosofia trova una concreta espressione nello scambio continuo che ci sarà tra gli artisti e il territorio e gli artisti stessi che lavorando a coppie, selezionati per tipologie artistiche differenti, si contamineranno vicendevolmente con idee, tecniche e ispirazioni durante la realizzazione delle opere. Uno scambio quello della land art che rimane costante e continuamente aperto: l’artista rinuncia al possesso dell’opera che prende in prestito dalla natura e ad essa riconsegna. Humus Park propone una relazione Uomo – Natura che non sia più prevaricazione ma rispetto, dialogo e collaborazione. Un dialogo costante tra gli artisti locali e gli artisti internazionali, tra gli studenti e i loro Maestri, tra i cittadini e i loro luoghi per riscoprire insieme un nuovo modo di vivere il territorio, di relazionarsi con gli altri e di osservare l’affascinante ciclo della vita di un’opera d’arte che, a differenza di un quadro eternamente identico e compiuto, nasce, vive e muore.
Info: www.humuspark.it