In questo lungo periodo pandemico in cui i luoghi culturali, soggetti ad aperture e chiusure a intermittenza, si vedono costretti a ripensare a nuove modalità d’azione e programmazione per far fruire l’arte a un pubblico che non ha mai smesso d’essere ricettivo, la Labs Contemporary Art di Bologna, è riuscita a inaugurare una nuova mostra in presenza. Protagonista dell’allestimento è l’artista neworkese Henry Chapman che torna per la seconda volta in Italia con la curatela di Domenico de Chirico, presentando un nucleo di lavori inediti suggestionati dai versi di Prudent triangle, poesia composta da Vasko Popa, uno dei più grandi poeti serbi del dopoguerra, che dà anche il titolo alla personale.
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L’intero articolo è stato pubblicato sul numero 280 della rivista Segno.
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