Fino al 6 Ottobre la Galleria Arianna Sartori di Mantova ospita una retrospettiva dell’artista mantovano Giuseppe Facciotto (1904-1945) intitolata L’occhio che vede. L’esposizione si compone di 50 opere, tra acquerelli, disegni e pastelli. Scrive Maria Gabriella Savoia nel testo introduttivo “Il titolo della mostra omaggio all’artista mantovano, di forte capacità introspettiva, è fortemente motivato: è indubbio che gli occhi servono per vedere, ma è altrettanto certo che quasi tutti, più semplicemente guardano; nello specifico riconosciamo a Giuseppe Facciotto questa capacità di vedere, di osservare e di saper cogliere e rappresentare l’essenzialità del soggetto raffigurato. Operazione non facile, questa, anzi che richiede un lungo esercizio e una pratica costante, per arrivare a quella essenzialità del segno che la mano porterà sul foglio con gesto affermativo e sicuro“. E ancora “Nello specifico della mostra si parla di acquerelli, di pastelli e di disegni in bianco e nero, quindi opere su carta, in genere così distanti per loro natura dal mondo del dipinto ad olio, ma non nel caso di Facciotto, che disegna come dipinge e non disegna come preparazione ad un dipinto, ma disegna come dipingesse con la stessa certezza di compiere un’opera completa e a sé stante“.