Nel cuore dell’antico quartiere ebraico di Roma ha inaugurato il nuovo spazio espositivo annamarracontemporanea, il cui scopo è di supportare la ricerca degli artisti italiani, anche all’estero, identificando una rete di contatti nazionali ed internazionali che permetta la libera diffusione delle più interessanti espressioni artistiche. Primo evento espositivo è una personale di Giovanni Albanese curata da Achille Bonito Oliva: in mostra installazioni “organizzate su un programma circolare a cui il pubblico può accedere ma rimanendo sulla soglia. Albanese utilizza la protesi tecnologica senza illudere lo spettatore, senza promettergli l’Eden della falsa interattività che oggi molta arte promette”.
La corposa mostra propone opere quali Caimano, 2011 e Strumento per parlare con Marilyn, 2012; 40 giorni, 2012 (una griglia fatta dalle chiavi delle celle donate dai detenuti incontrati per un progetto socio-artistico in carcere); le sue macchine inutili e surreali (Professionista, 2012, e Una vita difficile, 2012) e nello spazio esterno della galleria i Canestri (2003) che richiamano quelli per il basket ma realizzati con lampadine accese tremolanti.
Fino al 30 marzo
Caimano, (dettaglio) 2011, foto di Barbara Martusciello