Nella splendida cornice di No Man’s Land, installazione site-specific di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle nella Contrada Rotacesta di Loreto Aprutino in Abruzzo (dove l”estate scorsa al suo interno si è aggiunta un’opera permanente di Alvin Curran: un pianoforte in mezzo a un bosco di noci che suona una melodia senza inizio e senza fine), si è svolta la performance, coordinata dalla Fondazione No Man’s Land, in collaborazione con la Fondazione Baruchello e Zerynthia, Adozione della pecora, Lezione N.1 di Gianfranco Baruchello.
Attraverso l’adozione della pecora tutti possono diventare pastori di un gregge diffuso nel mondo. Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Loreto Aprutino, insieme alle loro famiglie, hanno così portato al pascolo un gregge simbolico sotto la regia di Gianfranco Baruchello.
A differenza del gregge tradizionale con un unico pastore, questo gregge definisce una proprietà caratterizzata dalla condivisione. L’intera opera di Gianfranco Baruchello si basa su proposte visionarie che intendono innescare nuove dinamiche economiche e sociali.
“Meglio 100 giorni da pecora che 1 da leone.” G.B.
All’adozione della pecora è stata dedicata anche una tavola rotonda nella vicina Limonaia di Terre di Varano. Nella galleria che segue le immagini dei bambini della scuola primaria di Loreto Aprutino accompagnano le pecore e della tavola rotonda introdotta da Mario Pieroni, con la partecipazione di Simone Ciglia, Massimiliano Scuderi, Giacinto Di Pietrantonio, il pastore Enrico Fracassa, Carla Subrizi e Gianfranco Baruchello.