Apre a Siena nel cuore della città, ai piedi della Torre del Mangia, un nuovo spazio per l’arte contemporanea, si tratta di FuoriCampo, da un’idea di Esther Biancotti e Gabriele Chianese che intendono dargli un taglio trasversale, curioso e dinamico puntando a farne un luogo di aggregazione e un punto di riferimento per chi vuole confrontarsi e discutere di arte e di cultura. Evento inaugurale è la prima mostra del progetto Genalogia, a cura di Ludovico Pratesi, che vede il confronto di Emanuele Becheri e Carlo Guaita e resterà aperta fino al 19 Novembre. Sottolinea Pratesi: “Entrambi gli artisti si muovono in maniera obliqua, non temono di aprire il proprio modus operandi a una casualità consapevole, l’occasione offerta da questo progetto assume per loro quasi il significato di una condivisione voluta e desiderata, la constatazione di appartenere entrambi ad un territorio intimo, quasi separato, dove l’opera appare come epifania di un’intenzione che si fa immagine“.
L’esposizione si muove quindi sul gioco complice dei due artisti, nel quale è il più giovane, selezionato tra gli artisti toscani di ultima generazione, a scegliere l’opera e il maestro con cui confrontarsi. Genealogia si compone di tre momenti, protagonisti dei due prossimi appuntamenti saranno Giovanni Ozzola e Francesco Carone che incontreranno i loro maestri ideali per esporre frammenti del loro percorso in un dialogo dagli esiti imprevisti e imprevedibili.