Come per la pittura anche per il lavoro sulle tre dimensioni il nucleo generativo della ricerca di Francesca Tulli dimora in una sorta di silenzioso riesame, declinato al presente, di quello che fu uno dei principali rovelli della cultura accademica occidentale: il rapporto tra creazione artistica e dato percettivo, tra impulso espressivo volto all’innovazione e fascinazione per l’inganno mimetico.
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L’intero articolo è stato pubblicato sul numero 280 della rivista Segno.
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