Gli spazi del Foro romano e del Palatino accolgono, dal 23 maggio al 29 settembre la mostra Post – Classici dedicata ai rapporti tra arte contemporanea e antichità: 17 artisti traggono ispirazione dal dialogo con i luoghi della classicità. Il tema della mostra, curata da Vincenzo Trione è il richiamo all’antico: inteso come fonte di valori “assoluti” ‐ bellezza, armonia, per- fezione, misura, sapienza – che vengono reinterpretati in chiave moderna. Per la prima volta, l’arte del nostro tempo entra nel Foro romano: diciassette artisti si confrontano con luoghi e monumenti diversi, presentando opere quasi tutte realizzate per questa occasione. La rassegna docu- menta l’attività di artisti italiani impegnati a sottrarsi a ogni internazionalismo stili- stico. Il curatore ha invitato a partecipare artisti di diverse generazioni. Dai maestri dell’Arte Povera – Kounellis, Pistoletto, Paolini ‐ ai protagonisti della transavanguardia come Paladino; da figure isolate ‐ Parmiggiani, Longobardi, Albanese, Beecroft ‐ a grandi fotografi come Jodice e Biasiucci; da voci “mistiche” ‐ Botta, Pietrosanti ‐ a personalità lontane da gruppi e da tendenze come Aquilanti; da autori post‐informali come Colin a giovanissimi quali ZimmerFrei, Alis/Filliol e Barocco. Accompagna la mostra il volume “Post‐classici. La ripresa dell’antico nell’arte contemporanea italiana” edito da Electa per la collana Fiori blu. Contributi critici di Vincenzo Trione, Marcello Barbanera, Alessandro Piperno, Maurizio Bettini, Gianni Canova, Emanuele Trevi.
Claudio Parmiggiani, Senza titolo