Lo spazio espositivo di Adiacenze, Bologna, ospita fino al 9 Giugno la mostra di Fabio Romano Fallout, personale a cura di Enrica Bulzoni. Indagando la relazione tra uomo e natura, attraverso la costruzione di architetture e la messa in atto di accadimenti che rimandano a catastrofi naturali o meno, l’artista ci spinge in una dimensione altra, in una realtà sospesa in cui la percezione del tempo si annulla e il silenzio regna sovrano. Il titolo richiama un concetto legato alla tragedia nucleare, un accadimento imprevisto che sconvolge la nostra percezione del presente e lo rende passato. I plastici che l’artista crea sono spazi mnemonici, tracce di ciò che è stato e che non può essere cancellato né riportato in vita, archeologie di un mondo lontano su cui si è appoggiata la polvere del tempo, un manto sottile di sabbia bianca sotto cui si intravedono i resti di edifici e costruzioni che richiamano alla contemporaneità, rovine future della nostra epoca sulle quali la natura ha ripreso il suo corso e si è riappropriata dei propri spazi.