Chissa è a terra mia è parte di Ceilings, progetto a cura di Simona Caramia, che mira a convogliare in un’unica rete, progressivamente, i musei della Calabria, attraverso una serie di interventi permanenti di arte contemporanea. Con questa installazione il duo artistico calabrese mette in luce l’intensificata attività di antropizzazione dei luoghi. La loro ricerca si sofferma sugli interventi umani che hanno comportato la progressiva riduzione della biodiversità, delle alterazioni climatiche e paesaggistiche, evidenziando come il processo di evoluzione abbia causato una crisi ecosistemica. Gli artisti denunciano i limiti del pensiero astratto, che ha portato a definire le aree verdi alla stregua di porzioni frammentate di realtà, gli artisti mettono in luce la trama dell’esistenza, giacché tutto è collegato ad ogni altra cosa. Il loro fare si fonda sulla possibilità di ristabilire un contatto intimo con se stessi e con le proprie radici identitarie, a partire dalla negoziazione del rapporto con il non-umano. Eterna fonte di verità, la Natura e la conseguente restituzione ad essa sono il fulcro teorico della messa in opera di Zeroottonuo. In una simile ricerca gioca un ruolo forza l’identità calabrese, dunque la posizione geografica, che permette di parlare di geografia dell’arte o di geografia emozionale, quale approccio di studio pre-scientifico, caratterizzato dalla percezione, soggettiva ed emotiva, che evoca negli individui che fruiscono occasionalmente o vivono stabilmente un determinato luogo. L’opera permanente, realizzata ad hoc per il Museo Archeologico di Monasterace, racconta la Calabria attraverso una voce narrante, che invita a compiere un processo di conoscenza ed auto-consapevolezza, che si esplicano in azione, riflessione e successiva meditazione. Emerge così un fitto accumularsi di segni, materiali e simbolici, che sembrano voler afferrare la complessità e le controversie di questa Regione, avvolgendone i luoghi in un forte intrico emozionale.
Ceilings è promosso ed organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, co-finanziato dalla Regione Calabria. In particolare, l’intervento di Zeroottouno è stato realizzato grazie alla sinergia con la dott.ssa Angela Acordon, Direttrice del Polo Museale della Calabria, con la dott.ssa Rossella Agostino, Direttrice del Museo di Monasterace, della Cooperativa Vivi Kaulon
Data e Ora
31/08/2018 / 18:00 - 21:00
Luogo
Museo Archeologico di Monasterace - Antica Kaulon