Simona Molino e Matteo Lucidi operano insieme dal 2008 utilizzando diversi linguaggi espressivi per lo più installazioni, performance e video. Con i loro lavori mettono in luce ed amplificano le capacità narrative della realtà, della cultura globale e dei condizionamenti sociali. Giocare con le dualità, le opposizioni, i punti di vista doppi è parte integrante della natura e della ricerca degli artisti che amano sollecitare forze molteplici e contrastanti.
I lavori, realizzati appositamente per la galleria, rappresentano una sintesi della loro ricerca fino a questo momento. Utilizzando la classica pellicola da imballaggio per avvolgere l’oggetto / tela, si intende sottolineare l’ambiguità tra protezione e costrizione; imballare e conservare come sinonimi di condizionare, influenzare, limitare la libertà d’azione.
Decontestualizzare l’oggetto di uso comune ne esalta la forma, crea una nuova immagine evidenziando la valenza scultorea di un prodotto industriale, il polietilene lineare a bassa densità, nato per avvolgere articoli commerciali; sta poi all’operazione di selezione degli artisti e alla loro manualità, sfruttando le proprietà elastiche e auto collanti del materiale, elevarlo e nobilitarlo privilegiandone l’aspetto estetico rispetto a quello funzionale.
Le opere, di ispirazione berlinese – luogo dove gli artisti vivono e lavorano – nascono dalla quotidiana osservazione delle strade della città invase da un flusso continuo di carico e scarico merci soprattutto di mattina presto (Früh am Morgen), con un rimando in chiave moderna ai lavori di importanti artisti italiani come gli Achrome manzoniani o le plastiche e i cellophane di Alberto Burri.
Data e Ora
14/10/2017 / Tutto il giorno
Luogo
Crac Gallery