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Sculture Tessili

Il 7 ottobre 2016 alle ore 11.00 al Museo Civico Archeologico di Anzio si inaugura la mostra “Sculture Tessili”: in esposizione opere dal fascino antichissimo, realizzate attraverso la sapiente tecnica della tessitura.

La mostra è curata e allestita da Giusi Canzoneri, Responsabile del MCA di Anzio Area Pedagogico/Didattica, e da Cecilia De Paolis, artista già nota ad Anzio per aver partecipato ad una delle edizioni della Biennale di Arte contemporanea ideata dall’Associazione Culturale Trezeri42.

Sculture Tessili, oltre ad ospitare artisti di livello e di fama internazionale, vuole essere un omaggio agli studenti e ai docenti del Liceo Artistico di Anzio, istituzione con la quale il Museo dialoga da sempre in termini di valorizzazione umana e culturale.

Gli artisti partecipanti si dividono in due gruppi. Il primo formato da: Lydia Predominato, Lucia Pagliuca, Diana Poidimani, Noushin Moghtader, artiste che lavorano ed espongono da lungo tempo e hanno segnato con i loro lavori il cammino della Fiber Art.

A latere Cecilia De Paolis con le sue opere di wearable art.

Inoltre, saranno esposte le opere di Patrizia Trevisi che si avvicina alla Fiber Art con un approccio del tutto personale.

Il secondo gruppo formato da  tre giovani artisti: Cristina Mariani, Jacopo Gonzales e Laura Sassi annessi a partecipare come “new comers” che comunque entrano con entusiasmo e bravura in questo universo della Fiber Art.

La mostra va ad integrarsi all’interno di un processo di sapienza e di conoscenza che il Museo di Anzio ha attivato attraverso un laboratorio permanente di ricerca e di sperimentazione dal nome emblematico: Progetto Penelope. L’idea primigenia del filo, dunque, quale metafora del legame e della trama “per tessere inconsuete storie di vita, di cultura, di malìe, di capacità e talenti” (Linchi) di cui Il Progetto Penelope è araldo, nasce nell’estate 2003 dall’open-space: ‘Le Stanze del Sapere e del Fare’, ideato dal Museo Civico Archeologico di Anzio e durato 92 giorni con 39 laboratori, 1.852 partecipanti e otto luoghi strutturati. Otto stanze, territori di Sapere e di Saper fare, tra le quali la ‘Stanza dei Mestieri’ dove è nata e si è sviluppata, sotto l’egida di Renza Fagioli, la Scuola di Ricamo del Museo.

L’esperienza durata cinque anni, ha visto formarsi un gruppo (ancora oggi attivo ma estraneo al museo) che traendo ispirazione da forme, a volte fedeli, a volte infedeli, dei materiali archeologici esposti all’interno del museo, ha realizzato ricami su lenzuoli, tovaglie, tende etc…e trasferito nella quotidianità segni e significati, eponimi della cultura anziate, in un’ottica di condivisione e riattualizzazione del Patrimonio Culturale della città.

Oggi il Progetto Penelope recupera l’esperienza e il leitmotiv della metafora del filo e, restando fedele al tema dell’archeologia, trasporta sul piano della ricerca e della sperimentazione conoscenze, capacità e competenze di un congruo numero di donne le quali, nel rispetto di un’equità generazionale, elemento cardine della cultura della sostenibilità, scambia saperi e competenze anche con i giovani. Un impegno sociale delle generazioni presenti finalizzato a garantire pari opportunità di crescita ai giovani e consentire loro di disporre di un patrimonio di risorse culturali adeguato e fondamentale alla costruzione di un’identità e di un futuro.

Con questa mostra, dunque, si vuole far conoscere ai frequentatori del museo una nuova corrente artistica denominata Fiber Art, già molto conosciuta all’estero e che si sta affermando anche in Italia. Il ritardo sul riconoscimento di questa forma di espressione quale dimensione autonoma creativa ed espressiva è dovuto alla lunga diatriba sulla distinzione tra arti maggiori e arti minori molto sentita in Italia. Sulla scia di forti correnti internazionali, la Fiber Art viene ora accettata e riconosciuta anche da noi e ne è testimone questa mostra. Ricorderemo anche che una forte spinta verso il riconoscimento di questa particolare tecnica artistica è stata data dalle due grandi mostre Off Loom I (2000) e Off Loom II (2015) tenutesi a Roma.

Questa nuova espressione artistica prende in considerazione l’intreccio base del tessere, l’incrocio delle verticali con le orizzontali (ordito e trama), l’espressione tramite materiali tessili sia nella tecnica tradizionale sia come elaborati di ricerca; adotta il tessuto come materia prima per farne sculture e usa tutte le fibre sia naturali che sintetiche quale materiale fondamentale. Le sue radici sono nell’Espressionismo Americano a partire dagli anni ’60 dell’altro secolo ed è confortata dalla copiosa sperimentazione della Bauhaus trasferitasi poi negli Stati Uniti a seguito della persecuzione nazista. Il panorama è quanto mai variegato: dalla scultura/installazione, ai sapienti arazzi tradizionali sia nelle tenui variegature di colore che nelle superfici di forte impatto cromatico. Sculture eseguite con la tecnica del macramè ed opere di grande impatto che si rifanno alla wearable art ovvero arte da indossare. Infatti, questo tipo di arte usa il tessuto quale materia prima, si ispira al corpo per vestirlo e produrre un manufatto scultoreo.  Notiamo l’uso del feltro che deriva comunque dalla fibra e l’interazione delle tecniche più attuali quali la fotografia e la stampa laser con i materiali tradizionali e le tecniche manuali.

La mostra resterà aperta fino al 13 novembre 2016 anche nell’ambito della Settimana dell’Arte e della Creatività (7-12 novembre 2016).

Sarà presente in qualità di partner il Liceo Artistico di Anzio che, prima come Istituto d’Arte e ora nella sua nuova connotazione, è stato un polo di riferimento per l’insegnamento delle arti applicate nel territorio di Anzio e dove viene insegnata la preziosa tecnica della stampa su stoffa. Dalla Scuola delle Arti Ornamentali del Comune di Roma dove ancora si insegna l’antica arte dell’arazzo e della tessitura proviene invece la maggior parte degli artisti in mostra.

INFO

Sculture Tessili
A cura di Giusi Canzoneri e Cecilia De Paolis

Inaugurazione: 7 ottobre 2016 ore 11.00

Museo Civico Archeologico
Via di Villa Adele, 2 – Anzio (RM)

Dal 7 ottobre al 13 novembre 2016

Ente Promotore: Il Sindaco del Comune di Anzio, Luciano Bruschini / Museo Civico Archeologico

Allestimento: R.di.A.O. sperimentale a cura di Giusi Canzoneri /Cecilia De Paolis

Ospiti d’onore:studenti e docenti del Liceo Artistico di Anzio sezione Design del tessuto / Design del Gioiello

Testo di presentazione: Cecilia De Paolis e Lydia Predominato

Per informazioni: 0698499479 /3284117535

Press Office
Roberta Melasecca Architect/Editor/Pr

roberta.melasecca@gmail.com  / 349.4945612



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Data e Ora
07/10/2016 / 11:00 - 19:00

Luogo
Museo Civico Archeologico