A distanza di poco più di due anni dalla sua scomparsa, l’artista Sauro Cavallini sarà protagonista di una grande mostra nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, in via Ricasoli 68, a Firenze. Con il titolo “Sauro Cavallini – Luce e Ombra”, la mostra antologica curata da Domenico Viggiano si inaugurerà giovedì 4 ottobre 2018 alle ore 17.30, proponendo l’intera parabola artistica di Cavallini: dalle prime creazioni di grafica degli anni ‘60 alle grandi sculture in ferro e bronzo, fino alle tempere dell’ultimo, prolifico periodo.
L’iniziativa espositiva, visitabile dal 5 al 31 ottobre 2018, è realizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno e dal Centro Studi Sauro Cavallini grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, dell’Ufficio Promotori finanziari di Firenze di Banca Mediolanum e del Consiglio Regionale della Toscana ed è patrocinato dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana, dal Comune di Fiesole e dalla Fondazione Michelucci.
Un omaggio a Firenze, città che accolse l’artista alla fine degli anni ‘30 del Novecento dopo che la sua famiglia vi si trasferì da La Spezia, in cui sarà possibile ammirare opere frutto dell’intenso lavoro di Sauro Cavallini impegnato per oltre mezzo secolo nella ricerca tridimensionale attraverso forme dalle curve gentili, sinuose, senza fine e dal continuo movimento.
In mostra oltre 70 opere
Nella retrospettiva antologica dedicata a Sauro Cavallini troveranno sistemazione, all’interno della saletta adiacente al grande spazio espositivo dell’Accademia delle Arti del Disegno, una ventina di disegni degli anni ‘60 caratterizzati dallo studio della linea, così importante per la formazione degli scultori. Le opere esposte nella sala grande, invece, testimoniano il cinquantennale dialogo tra sculture in ferro (il primo materiale metallico utilizzato da Cavallini agli esordi del suo percorso artistico), ceramica e legno.
Una decina di bozzetti realizzati in bronzo, incluso L’Ultima Cena, che Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, definisce “simbolo altissimo della potenza inventiva di Cavallini, e altresì retaggio incompiuto”, accompagnato da un busto in gesso del monumento definitivo ancora in attesa di fusione in bronzo.
Alle pareti della grande Sala delle Esposizioni troverà spazio una selezione di circa 40 opere pittoriche a colori assolutamente inedite e realizzate da Sauro Cavallini nel momento di massima maturità artistica. Opere talmente care al maestro, da non aver mai visto la luce al di fuori del suo studio sulle colline di Fiesole (che è oggi sede del Centro Studi Sauro Cavallini) perché gelosamente conservate.
Nello spazio esterno all’Accademia delle Arti del Disegno, sotto il porticato, tra le volte che si affacciano su Piazza San Marco, verranno invece sistemate tre sculture monumentali in bronzo – i due Titani e Arabesque (opera già esposta al Salon D’Automne Grand Palais di Parigi nel 1975) – e un allestimento con i versi che il maestro pubblicò nel suo libro di poesia Cantici del Mare e della Vita, edito da Polistampa nel 1998.
Come scrive il curatore, Domenico Viggiano, nel ricco catalogo edito da Polistampa che accompagna e impreziosisce la mostra, tuttavia “i grandi monumenti che più rappresentano l’opera di Cavallini sono visibili al pubblico negli spazi aperti, da Strasburgo a Montecarlo o Genova e specialmente a Firenze dove la Pace nel parcodell’ex-Villa Vittoria, oggi Palazzo dei Congressi, e la Crocifissione di San Miniato al Monte, collocata all’interno del cimitero delle Porte Sante, ne testimoniano non soltanto la fortuna di cui ha goduto lo scultore durante la sua vita, ma anche la sua visione dell’arte in senso pubblico”.
La mostra sarà visitabile dal 5 al 31 ottobre 2018 con i seguenti orari:
Da martedì a sabato: ore 10.00-13.00 e 17.00-19.00
Domenica: ore 10.00-13.00.
Lunedì chiuso.
Ingresso libero.
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Data e Ora
04/10/2018 / 17:30 - 20:30
Luogo
Accademia delle Arti del Disegno