La memoria cesella i desideri fino a portarli a compimento grazie al supporto di un buono spirito creativo.
I decenni trascorsi a Erice, durante le lunghe vacanze estive, hanno regalato alla mia infanzia spazi pieni di letteratura e storia e all’adolescenza momenti di riflessione e grandi amicizie.
La bellezza che avvolge questo luogo pervade tutto e si evidenzia anche nei manufatti artistici realizzati da suoi abitanti: ceramiche e tappeti in particolare.
Nel 2005 il senatore Ludovico Corrao mi chiese se avevo mai prodotto qualcosa con riferimento alle tradizioni siciliane.
Rivelai il mio antico desiderio di realizzare dei tappeti/arazzi raffiguranti i personaggi delle mie performance utilizzando la manifattura ericina.
Supportato dall’entusiasmo del senatore ho messo in cantiere il progetto e sviluppato su carta quadrettata tutti gli arazzi nella misura stabilita.
Provai a proporli ai pochi ericini che creavano ancora quei meravigliosi intrecci colorati, ma per loro tessere una figura era troppo distante dalle usuali geometrie.
Non avrei mai immaginato che, tornando a Roma, avrei conosciuto una discendente di Duilio Gambellotti, la cui madre aveva realizzato arazzi per alcuni futuristi, tra cui Giacomo Balla.
Nei progetti artistici deve sempre scoccare il dardo: con la collaborazione di un’altra signora, anche lei munita di un bel bagaglio artistico, sono nate le Sagome alla Ribalta.
Questi personaggi, creati in occasione delle mie esposizioni, sono nati per raccontare con un punto di vista critico e spettacolare il mondo dell’arte contemporanea, del costume o della politica: li ho retroilluminati con i colori di questi stereotipi, evidenziandone la silhouette, e incorniciati dalla tipica geometria ericina.
Adesso possono mostrarsi e cantare, con il gioco e l’ironia che li contraddistingue, nel luogo in cui desideravano essere ospitati.
Data e Ora
29/07/2019 / 10:00 - 13:00
Luogo
Polo Museale A. Cordici