Ryts Monet, indubbiamente uno dei giovani artisti italiani più interessanti, ha prodotto negli ultimi dieci anni una serie di lavori importanti, di forte attualità e urgenza, sia per la ricchezza d’idee, tecniche artistiche e forme espressive visuali e testuali, che per la loro poesia e l’estetica che coinvolge, anche a prima vista, chi osserva.
Nella prima sala della Galleria Michela Rizzo incontriamo i cinque meteoriti-sculture Migrant, in cui l’elemento dominante è l’oro, assieme a RIOT:, una sequenza di frasi, quasi uno statement, scritte in grandi lettere dorate applicate a parete. Dedicato alla comparsa di questo metallo prezioso precipitato sul nostro pianeta, il lavoro introduce il tema dell’intera mostra: il conflitto e la collisione tra diverse forze, l’irrequietezza, la turbolenza, i gruppi marginalizzati e la fuga. In un’altra stanza si trova uno dei lavori più recenti, il cui titolo descrive perfettamente il processo che l’artista ha messo in atto, Taking the shadow of an obelisk and letting it dissolve into the sea, lasciando immaginare qualcosa di meraviglioso ed evocativo. Il risultato è ciò che ora troviamo in forma di opera monumentale: un lavoro che si sviluppa in sette metri di lunghezza e che pende dal soffitto, presentato insieme al video che ne documenta il processo di realizzazione. Nella stessa sala incontriamo l’opera Grinder, una scultura posta a terra, dove ancora una volta ritorna l’elemento dell’oro, qui in forma diversa e con modalità inaspettate.
Al piano superiore uno dei lavori centrali della mostra, dal titolo Lamassu, affronta gli eventi della distruzione di opere d’arte antica per mano dello Stato Islamico, configurandosi come una risposta personale dell’artista alla vicenda, a partire dalla ricostruzione di due frammenti di una delle statue andate distrutte. Qui incontriamo inoltre le grandi fotografie della serie Blue Holes. Ulteriori lavori completano l’installazione attraverso l’intero spazio espositivo, come l’opera documentaria sui Lost Children of Israel, le sculture Sole e Palm Oil, così come, all’entrata, We Are All Snow Under The Sun, un lavoro particolarmente affascinante, al cui processo il visitatore può partecipare attivamente, ottenendone una parte in dono. (AK)
La Caduta degli Dei
Ryts Monet
dal 26 Gennaio al 16 Marzo 2019
a cura di Agnes Kohlmeyer
Galleria Michela Rizzo
Giudecca 800Q
30133 – Venezia
Vaporetto Stops: Palanca
Mart – Sab | Tue – Sat: 11 am – 6 pm
+39 041 8391711
www.galleriamichelarizzo.net
Data e Ora
26/01/2019 / 12:00 - 13:30
Luogo
Galleria Michela Rizzo