Nuovi lavori inediti, tra opere di grande formato ed altre più intime, presentano alla Galleria Giovanni Bonelli di Milano l’attività più recente di Robert Pan (Bolzano, 1969). In mostra l’evoluzione di una ricerca che da sempre si muove nell’orbita dell’astrattismo, con possenti campiture pittoriche ottenute dalla sovrapposizione di resine e polimeri sintetici, frutto di un duplice procedimento di addizione e poi sottrazione della materia, che risulta letteralmente scavata e poi uniformata.
Il titolo dell’esposizione conferma la ricca profondità del lavoro di Pan: con Mahdī si fa infatti esplicito riferimento all’escatologia islamica, là dove propone una rielaborazione della figura messianica già riconosciuta dall’ebraismo. Proprio alla figura del Mahdī, letteralmente il “ben guidato da Dio”, la tradizione coranica affida il compito di radunare le forze del Bene in vista dello scontro fatale con quelle del Male. Per estensione, quindi, mahdī diventa nell’opera di Pan termine positivo per antonomasia, spirito di reazione nei confronti della negatività, azione di rottura che prelude ad un cambiamento in favore del Bene.
Una riflessione che si pone in continuità con le operazioni realizzate dall’artista negli ultimi vent’anni, e che lo hanno visto attingere senza soluzione di continuità a diversi referenti concettuali mutuati dalle filosofie sia orientali e medio-orientali che occidentali, sempre cercando elementi di affinità e congruenza.
Tali concetti sono stati spesso assunti come parole chiave per riassumere lo spirito di ogni mostra: passando da akasha, in cui gli Indù riconoscono l’essenza fondamentale di ogni elemento materiale a līlā, che ancora nella cultura induista allude all’incontrollata spontaneità dell’atto creativo; da dharma, legge naturale dalla forte carica mistico-religiosa, fino a zenit, punto focale per definizione; arrivando a Quasar, nuclei di galassie più luminosi dell’universo.
Data e Ora
10/12/2015 / 19:00 - 21:00
Luogo
Galleria Giovanni Bonelli