Su iniziativa della promozione di borsisti 2018-2019, il 26 e il 27 marzo l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici organizza due giornate di studio sul tema
dell’antropocene. Il proposito è di confrontare gli sguardi sensibili, artistici e teorici, sulla necessità impellente di nuove rappresentazioni collettive.
Alcuni grandi specialisti di questa tematica esporranno la loro visione, le singolarità disciplinari che ognuna di esse comporta e le connessioni che si possono
istituire con altri approcci.
La rosa dei partecipanti include filosofi quali Jean-Pierre Dupuy, Santiago Espinosa, Pierre-Damien Huyghe e Virginie Maris, gli scienziati Philippe Bihouix e
Laurent Ponson, l’architetta paesaggista Rosetta Elkins e l’architetto Philippe Rahm, come anche Frédérique Aït-Touati (specialista di letteratura comparata
e storia delle scienze), Cyril Dion (regista militante), Agnès Sinaï (giornalista cofondatrice dell’Institut Momentum) e lo storico dell’arte Pierre Wat.
Cambiamento climatico, acidificazione degli oceani, sesta estinzione di massa, degradazione del suolo, esaurimento delle energie fossili, esplosione demografica…
Il momento della presa di coscienza è ormai dietro le nostre spalle, l’Antropocene non è la fine dei tempi ma un tempo della fine.
Non riusciamo a credere a quello che sappiamo e ci limitiamo ad assistere allo sfacelo, inebetiti e impotenti. Come mai la preoccupazione per il mondo e la
capacità di immaginare la fine – preoccupazioni legittime – non sono sufficienti a suscitare una mobilitazione generale?
Riunendo filosofi e scienziati, attivisti e artisti, questo cantiere rappresenta un’occasione per discutere le strategie da adottare al fine d’inventare nuove
rappresentazioni, narrazioni e pratiche – in altri termini, ricostruire lo sguardo.
Il cantiere si estenderà su due giorni. Ogni giornata sarà composta da tre interventi, della durata di circa 40 minuti ciascuno, seguiti da una discussione
pubblica.
Tra un intervento e l’altro, verrà proposta una serie di intermezzi elaborati dai borsisti dell’Accademia di Francia.
I borsisti che organizzano il progetto sono:
François Hébert (cineasta), Thomas Lévy-Lasne (pittore) e Riccardo Venturi (storico dell’arte).
I borsisti che partecipano sono:
Lola Gonzàlez (cineasta), Pauline Lafille (storica dell’arte), Mathieu Lucas (architetto), Gaëlle Gabillet e Stéphane Villard (Studio GGSV – design).
MARTEDÌ 26 MARZO
9.30 : Jean-Pierre Dupuy: Una minaccia dimenticata: il conflitto
nucleare a venire
10.30 : Agnès Sinaï: Rifondare le politiche nel supraliminare
11.30 : Pausa
11.50 : Cyril Dion: Cambiare le storie per cambiare la storia
12.50 : Discussione
13.30 : Pausa
14.30 : Philippe Rahm architectes: Lo stile Antropocene
15.30 : Frédérique Aït-Touati: Sopravvivere al “tempo dell’uomo”? Immagini,
scene e racconti al di là dell’umano
16.30 : Pausa
16.50 : Pierre Wat: Dopo il Sublime? La catastrofe antropocene
17.50 : Discussione
MERCOLEDÌ 27 MARZO
9.30 : Virginie Maris: Sguardo diacronico – quel che l’ecologia storica
può dirci sulla natura a venire
10.30 : Santiago Espinosa: Perdita della natura: realtà o illusione?
11.30 : Pausa
11.50 : Rosetta Elkins : Anthroflorific
12.50 : Discussione
13.30 : Pause
14.30 : Laurent Ponson : Spaccatura catastrofica e fenomeni precursori:
quali insegnamenti trarre dai materiali
15.30 : Philippe Bihouix : Quali innovazioni possibili in un mondo dalle
risorse limitate: Green o Low Tech?
16.30 : Pausa
16.50 : Pierre-Damien Huyghe : Il coraggio della povertà
17.50 : Discussione
Gli interventi saranno registrati e verranno diffusi gratuitamente sull’account Youtube e i social di Villa Medici.
Ingresso libero nel limite dei posti disponibili.
L’evento avrà luogo in francese con traduzione simultanea in italiano.
Académie de France à Rome – Villa Médicis
Viale della Trinità dei Monti 1, 00187 Rome
+39 (0)6.67.61.311
www.villamedici.it
Data e Ora
26/03/2019 - 27/03/2019 / 09:30 - 18:00
Luogo
Accademia di Francia - Villa Medici