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Return. Berlin-Rome | Rome-Berlin

Il progetto Return Berlin-Rome | Rome-Berlin, nato da un’idea di Susanne Kessler, promuove la collaborazione del Centro Luigi Di Sarro con il Verein Berliner Künstler con l’intento di avviare uno scambio tra le realtà artistiche di Italia e Germania, attraverso il dialogo fra le due capitali dove hanno sede le associazioni proponenti.

Il progetto prevede due parti:

Return Berlin-Rome che porterà in mostra presso il Centro Luigi Di Sarro le opere di 5 artisti tedeschi (Birgit Borggrebe, Jürgen Kellig, Susanne Kessler, Nele Probst, Marianne Stoll) dal 4 Aprile al 4 Maggio 2019 e, successivamente, Return Rome-Berlin che realizzerà l’esposizione dei lavori di 5 artisti italiani (Andrea Aquilanti, Angelo Casciello, Veronica Montanino, Pamela Pintus, Sara Spizzichino) presso Gallery VBK-Verein Berliner Künstler dal 13 Settembre al 6 Ottobre 2019.

Il Centro Luigi Di Sarro – attivo a Roma dal 1981 – ha da sempre lavorato per la promozione di artisti giovani, sperimentali, sostenendo il dialogo, il confronto pratico e teorico, e gli scambi internazionali. Per l’esclusiva vocazione di promozione dell’arte senza fini di lucro, è riconosciuto a tutti i livelli nell’ambiente della cultura italiana. Negli anni ha spesso ospitato artisti provenienti dall’estero o partecipato a mostre organizzate fuori dall’Italia, in collaborazione con Istituti di Cultura italiani, Rappresentanze Diplomatiche, Università, Musei o Gallerie pubbliche e private. Dal 2009 il Centro Luigi Di Sarro sta portando avanti scambi bilaterali internazionali destinati a giovani artisti con un programma di mostre e residenze (18 artisti fino ad oggi tra l’Italia e il Sudafrica, 4 tra l’Italia e Cuba) che ha dato grandi soddisfazioni e risultati. In questa ottica è nato il progetto di scambio con la Verein Berliner Künstler – affermata e stimata associazione berlinese – che potrà dare ad entrambe le realtà in campo un’opportunità di dialogo fra i due paesi e le due città. Quella che proponiamo è solo una delle tante scelte possibili: un gruppo che lavora con tematiche affini, ma eterogeneo per età e mezzi espressivi utilizzati, offrendo così la possibilità di analizzare l’intervento artistico in una diversità di prospettive. Attenzione molto particolare è stata messa anche nella scelta dei materiali utilizzati, che nella loro diversità offrono un vero spaccato della ricerca artistica contemporanea del “millennio”: nuove tecnologie ma anche semplice disegno a matita, pittura ma con colori naturali, installazioni con segni e disegni di sapore antropologico. Abbiamo anche cercato di proporre una maggioranza al femminile, convinti che ancora oggi la totale pari opportunità non sia raggiunta e che nella creatività le donne possano davvero esprimere una marcia in più. La collaborazione con Verein Berliner Künstler nasce altresì con l’intento di aprire una via di confronto che possa vedere successive tappe, portando nelle due città una sempre più ampia selezione di artisti attivi nei due paesi. Questa prima proposta vede una scelta di artisti – come detto – eterogenei per età, tecniche e formazione, ma con un comune sentire rispetto all’ambiente che li circonda.

Brevi note sugli artisti tedeschi:

Birgit Borggrebe Nata a Arnsberg, vive e lavora a  Berlino.

“Il carattere aspro e astratto delle nostre città, la globalizzazione del mondo moderno, sono in contrasto con ciò che rimane della Natura: qui un albero, lì una mandria di capre, eppure anche le nuvole stesse risplendono di colori sospettosi. Le immagini di Borggrebe sono caleidoscopi, incontri poetici con una realtà da incubo che presto potrebbe ricoprire gran parte del nostro pianeta. Dalle pitture si spande una protesta estetica: che il nostro mondo non è come dovrebbe essere. Sebbene sembri strano, i paesaggi futuristici e apocalittici raffigurati nelle sue pitture sono permeati da qualcosa che si potrebbe descrivere come una “nostalgia per il Paradiso”. (Kai Michel, Zurigo)

Jürgen Kellig Nato a Berlino dove vive e lavora.

I miei disegni si occupano di ritmo e di struttura, in particolare dell’interazione tra caos e ordine, delle somiglianze tra micro e macrocosmo. Sebbene rielaborate in modo concreto, queste opere possono richiamare reti organiche, così come reti tecnologiche. (Jürgen Kellig)

Jürgen Kellig disegna a mano libera. L’esattezza dei suoi elementi grafici non segue un programma, uno schema prestabilito. Essa simula la certezza di leggi geometriche, come in una zona franca tra vicinanza micrologica e distanza macrologica: un soggetto già affrontato dall’autore in lavori precedenti. Di conseguenza, i titoli dei suoi disegni suggeriscono una chiarezza concettuale: “notazione”, “partitura”, “interconnessione”, “civilizzazione”. Essi trasformano immagini in associazioni concettuali. Immagini che sono il risultato di processi associativi relativi ad una auto-referenzialità grafica, fissando punto come punto, linea come linea e piano come piano o una loro arbitraria successione. (Wolfgang Siano, dal testo in catalogo “Implacabile, tra linea e tratto ed oltre”)

Susanne Kessler Nata a Wuppertal nel 1955, vive e lavora a Berlino e a Roma.

Ha studiato pittura e grafica a Berlino presso la Hochschule der Künste (UDK) e a Londra presso il Royal College of Art (RCA). Predilige le grandi installazioni, in spazi interni così come all’aperto. Ha insegnato alla California State University (CSU) e alla City University di New York (CUNY). Viaggi di lavoro l’hanno portata in Etiopia, Guatemala, Mali, Pakistan, India e Iran. Tutti questi luoghi hanno lasciato tracce nel suo lavoro. Le sue installazioni, a volte effimere, sono pubblicate in numerosi cataloghi e libri.

L’ex direttore del Wilhelm Lehmbruck Museum Raimund Stecker descrive così il metodo dell’artista: “Susanne Kessler gioca costantemente con separazione e contatto, vicinanza e lontananza, realtà e illusione. Il tangibile a volte si perde nell’incomprensibile e l’inconcepibile diventa tangibile, il caotico diventa cosmico, il disordinato a volte razionale, e le certezze sembrano confuse”.

Nele Probst Dal 1995 vive e lavora a Berlino.

Dal 1989 al 1993 ha studiato Comunicazione visiva, Fachhochschule für Gestaltung, Mannheim con Prof. Günter Slabon, Prof. Wolf Magin, Prof. Roland Fürst, Prof. Eckhard Neumann. Dal 1993 al 1995 ha vissuto e lavorato ad Amburgo.

Nelle opere di Nele Probst, sia nella pittura che nella scultura e nelle installazioni, gioca un ruolo importante il processo additivo, inteso come raccolta e raddensamento. Il momento narrativo e le sue associazioni si riflettono sia nel contenuto che nella struttura delle sue opere. Colore e materiale sono in primo piano. Il suo rapporto giocoso, sperimentale e sensibile con i materiali e la composizione crea un senso di leggerezza e allegria che caratterizza il suo lavoro e coinvolge lo spettatore.

Marianne Stoll Nata a Darmstadt, vive e lavora a Berlino.

Ha studiato Storia dell’arte con il Prof. Uwe M. Schneede, Ludwig Maximilian Universität di Monaco di Baviera.

Attraverso sculture e disegni (…) Marianne Stoll esplora in maniera giocosa, ma sempre seria, lucida e sorprendente le molte sfaccettature dell’abitare, della casa, delle origini – e della costante minaccia di perdita di una dimora, di un rifugio. Nelle sue composizioni, Marianne richiama la questione di come si debba abitare la Casa–Mondo, come ambientarsi in questa dimora, che non è stata consegnata all’umanità chiavi in mano. Con audaci cambi di prospettiva, il piccolo e il grande, il solido e il fragile, il pericoloso e l’innocuo si uniscono nell’atto del disegno (…) le forme grafiche si appagano e nutrono a vicenda, in strana analogia con la creazione di un habitat per l’uomo. (Dorothée Bauerle-Willert, dal testo in catalogo “Dream Houses”)

Brevi note sugli artisti italiani:

Andrea Aquilanti Nato nel 1960 a Roma, dove vive e lavora.

Andrea Aquilanti interagisce con disegni, dipinti e sculture con la tecnologia del video. Esplora i fenomeni di riflessione e rifrazione e l’interazione tra lo spettatore e la sorgente luminosa.

Non appena lo spettatore è entrato nella portata di una telecamera, prende parte all’opera d’arte, aggiungendo a volte una spinta poetica a questa cosa “inquietante” che e sintomatico per l’artista. Aquilanti riesce a mescolare le opposte categorie di oggettività e soggettività, corporeità ed energia, significato e valenza catturando la luce come sotto una lanterna magica, e in questa illusione tutto appartiene più a un sogno che alla realtà.

Angelo Casciello Nato nel 1957 a Scafati (Salerno), dove vive e lavora.

Allievo di Barisani all’Istituto d’Arte di Torre del Greco, successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli dove studia Pittura con Domenico Spinosa. Fin da giovanissimo riserva un’attenzione speciale al disegno. La sua ricerca spazia tra pittura e scultura, recuperando elementi di memoria presi in prestito dal bacino della cultura mediterranea.

Tra i numerosissimi eventi pubblici: la realizzazione della Stazione di Mugnano sulla linea Napoli-Giugliano-Aversa della MetròCampania Nord-Est, progettata con l’architetto Riccardo Freda; la mostra personale con grandi sculture “Casciello Pompei”, nel Parco Archeologico di Pompei, aperta dal 23 giugno 2017 al 23 maggio 2018.

I suoi lavori sono stati esposti in mostre tenute in Belgio, Cina, Francia, Germania, Italia, Iugoslavia, Kenya, Spagna, Svezia, Svizzera, U.S.A.

Veronica Montanino Nata nel 1973 a Roma, dove vive e lavora.

Artista dedita alla pratica del camouflage e del remix, corteggia la mimicry e l’ilinx, la maschera e la vertigine, invita al capogiro, all’allucinazione, al disorientamento, a smarrire il senso univoco della strada maestra. Alto e basso spariscono, figura e sfondo giocano a rimpiattino, labirinti dove perdersi alla ricerca di un filo rosso che sempre si rivela falsa indicazione, depistaggio, trappola, vicolo cieco. Ginnastica della visione che produce miraggi e al tempo stesso nasconde, spezzando la forma, maculando, zebrando, striando, tatuando ciò che ci appare familiare ma forse non lo è.

L’artista, che espone dal 2000, esprime al meglio la propria attitudine ambientale nelle installazioni site-specific, realizzate in palazzi storici come quello dei Capitani ad Ascoli Piceno (2006). Nel 2010 realizza un intervento su mobili, soffitto e pareti perimetrali del Collicola caffè presso Palazzo Collicola Arti Visive, entrando a far parte della collezione permanente del Museo Carandente. Nel 2011 partecipa alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia presso il Padiglione Italia all’Arsenale. Per il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, ha realizzato tre grandi interventi site specific. La Casa dell’Architettura – Ex Acquario Romano, la invita nel 2013 a realizzare un intervento permanente per la parete d’ingresso. Nel 2016 il MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro le dedica una mostra personale dal titolo ‘It’s a wonderful world’ con oltre sessanta opere tra quadri di grande formato, assemblaggi e installazioni site specific.

Pamela Pintus Nata nel 1981 a Roma, dove vive e lavora.

La consapevolezza del tempo che segna e passa, unita a un’ottima formazione, fanno di Pamela Pintus un’artista sensibile e un’attenta sperimentatrice.

Frutto di nomadismo culturale, la sua pittura asseconda il tempo duplice e cadenzato della memoria e della materia, dove l’oggetto fisico trasmuta in un’entità concettuale dando vita a composizioni dense di colore, calligrafiche, episodicamente compromesse da espressive colature e segnate da forme di silicone ricorrenti, in equilibrio perfetto tra rigore e caos. Palinsesti materici generati in una poetica ricerca dei luoghi fisici e mentali, consegnano una texture di lirica compostezza in cui l’oro, materia nobile per eccellenza, diviene motore sensibile atto a rivelare le forme dell’immaginario. (Carmelo Cipriani)

Sara Spizzichino Nata nel 1980 a Roma, dove vive e lavora.

Studia alla Accademia di Belle Arti di Roma dal 2002 al 2006. Borsista a Parigi della ENSAD-Ecole National Supérieur des Arts Décoratifs, A.A. 2003-2004. In Residenza presso la Rome International Springacademy, Roma 2009.

Nella sua ricerca il disegno ha da sempre avuto un ruolo centrale: con il tempo ha maturato attraverso di esso un approccio più intimista con la realtà, iniziando a usarlo come mezzo per incrementare il pensiero e cercare una lettura oggettiva di ciò che la circonda. Disegnare per lei è sottoporsi volontariamente al duello tra la verità e l’idea che ha di essa: qualcosa che usa come fonte di autoaffermazione e confidenza con le cose. Il suo lavoro è stato esposto a Roma (tra gli altri: Mercati di Traiano, Museo di Roma in Trastevere, Pelanda Factory), a Berlino (Exposure Twelve), Monaco (La Schillerstrasse, 51) e Newark (Thoresby Gallery). Nel 2016 William Kentridge le affida la guida dei cinquanta disegnatori con cui ha realizzato le sue Shadow Puppets, le ombre che hanno sfilato in processione nelle due serate inaugurali del grande fregio Triumphs&Laments, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. Un lavoro che è stato frutto di anni di collaborazione con l’artista Kristin Jones, fondatrice e direttrice artistica di Tevereterno.

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MACRO ASILO AUDITORIUM
“Meet the Artists” – 4.4.19 ore 11-13
Press conference

CENTRO LUIGI DI SARRO
Opening 4.4.19 ore 18
Artisti in mostra:
Birgit Borggrebe, Jürgen Kellig, Susanne Kessler, Nele Probst, Marianne Stoll

GALERIE VBK – Verein Berliner Künstler
Opening 13.9.19 ore 18
Artisti in mostra:
Andrea Aquilanti, Angelo Casciello, Veronica Montanino, Pamela Pintus, Sara Spizzichino

Progetto a cura del Centro Luigi Di Sarro
Coordinamento di Susanne Kessler
Con il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino.

 



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Data e Ora
04/04/2019 / 18:00 - 21:00

Luogo
Centro Luigi Di Sarro