Dopo il progetto ti Porto in prigione, che raccontava la vita dei detenuti del reparto La Nave di San Vittore, prosegue la collaborazione tra Triennale Milano e il carcere di San Vittore con PosSession, un progetto dedicato alla detenzione femminile e al lavoro di recupero fatto in carcere attraverso l’arte.
Il 9 luglio Triennale Milano e la Casa Circondariale di Milano San Vittore presentano due mostre e uno spettacolo teatrale che narrano l’universo femminile dentro e fuori il carcere, coinvolgendo la città in un percorso di immagini, eventi e spettacoli teatrali. Il titolo della mostra allude sia alla sessione di posa sia all’idea che l’arte si impossessi di chi la pratica e di chi la fruisce.
PosSession, mostra fotografica di Cinzia Pedrizzetti, regista e fotografa, non è solo narrata attraverso gli scatti suggestivi e onirici dell’artista ma è teatro, workshop, confronti tra le donne dentro e le donne fuoridal carcere.
Gli scatti di Cinzia Pedrizzetti sono stati realizzati nell’ambito di un progetto teatrale più ampio dal titolo Diarios de Frida della compagnia CETEC dentro/fuori San Vittore con la direzione artistica di Donatella Massimilla che da oltre venticinque anni realizza progetti di teatro e arte in carcere a livello europeo e recentemente anche in Messico.
Il progetto è articolato in due mostre: in Triennale Milano verranno esposti gli scatti dedicati alle detenute e a San Vittore – che aprirà le sue porte ai cittadini – verranno esposte le foto dei backstage delle prove e degli spettacoli teatrali allestiti in carcere.
Afferma Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano: “Triennale Milano e il carcere di San Vittore si trovano a poche centinaia di metri l’uno dall’altro, ma la distanza tra queste due realtà è enorme. Con il progetto ti Porto in prigionedel 2018 abbiamo fatto un primo significativo passo per provare ad accorciare questa distanza. Ora con PosSession rafforziamo la collaborazione tra la nostra istituzione e San Vittore attraverso una riflessione sulla detenzione femminile e su come la pratica quotidiana dell’arte possa rappresentare un efficace strumento di recupero e trasformazione per chi vive la condizione carceraria. Triennale sta portando avanti in modo sistematico collaborazioni con diverse realtà del territorio cittadino, accogliendo iniziative culturali con cui condivide obiettivi e progettualità per essere sempre di più un luogo inclusivo, di scambio e dialogo, sensibile alle urgenze del contemporaneo. Portare fuori dal carcere volti e storie dell’universo femminile di San Vittore coinvolgendo la città e aprendosi a essa in un percorso di immagini, eventi e spettacoli teatrali significa ripensare non solo alla vita delle detenute, ma anche reimmaginare un futuro diverso per la nostra città”.
ProsegueGiacinto Siciliano, Direttore Casa Circondariale Milano San Vittore “Francesco Di Cataldo”: “Da molti anni lavoro nelle carceri e credo che il recupero delle persone passi attraverso la creatività.Parlo spesso dell’importanza degli applausi. Quelli giusti, quelli meritati, gli applausi che riconoscono uncambiamento, ciò che sei riuscito a fare e diventare. E di chi ti aiuta in quel percorso di cambiamento. Professionisti, persone di successo, esempi di come il lavoro e la fatica, accompagnati da talenti magari inizialmente sconosciuti, possano farti raggiungere una dimensione nuova, diversa, positiva.Queste foto mi hanno colpito subito. Sono potenti. Mi piace quelloche trasmettono. Che raccontino la trasformazione. Una rinascita attraverso l’arte.Sembra che questi ritratti dicano: ‘Guardami sono qui, voglio farcela, voglio riprendermi il mio spazio e te lo dimostrerò’”.
Durante la permanenza nel raggio femminile del carcere di San Vittore, le detenute hanno preso parte a un laboratorio teatrale ispirato dai diari di Frida Kahlo, di cuialcuni passaggi sono stati riscritti e reinterpretati dalle detenute stesse.
Pergli scatti le detenute sono state immerse in due atmosfere differenti.Nella prima è stata creata un’illuminazione paradossale e anomala all’interno della cella, irradiando luci colorate, estremamente sature e per natura vicine al palcoscenico, quindi totalmente estranee alla realtà del carcere: le detenute hanno in questi scatti mantenuto i loro abiti quotidiani, interpretando se stesse.
Nellaseconda è stata conservata un’illuminazione naturale degli spazi, all’interno dei quali le detenute hanno indossato i costumi di scenadello spettacolo teatrale da loro interpretato. I ritratti sono stati scattati dalla fotografa,insiemea un team di professionisti e collaboratori, dopoaver assistito alla rappresentazione teatrale all’interno del carcere e aver raccoltouna serie di appunti fotografici durante le prove, momenti di preparazione, messe in scena e incontri con le attrici e con la regista del laboratorio.
Lo spettacolo teatrale Diarios de Frida: Viva la Vida scritto insieme alle attrici della compagnia CETEC dentro/fuori San Vittore e diretto da Donatella Massimilla verrà allestito nel giardino di Triennale il 23 luglio alle ore 21.00.
Cinzia Pedrizzetti condurrà inoltre tre workshop di fotografia, due a San Vittore (il 10 luglio per la stampa e18 luglio aperto al pubblico)e uno inTriennale, il 23 luglio alle ore 19.00, prima dello spettacolo teatrale. Alla fine del workshop le detenute avranno un permesso speciale per poter uscire e fotografare nel giardino di Triennale gli spettatori presenti.
Data e Ora
09/07/2019 / 11:30 - 21:30
Luogo
La Triennale di Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org