Il 15 maggio 2019 alle ore 19 inaugura presso Loom Gallery la mostra dedicata a Paul Gees dal titolo Overview, visitabile fino al 15 settembre 2019.
Entrare nel mondo di Paul Gees è immediato perché gli elementi che lo costituiscono sono comuni a tante correnti artistiche che interessano la maggior parte di noi. Il legno di certi lavori d’arte povera, le pietre della land art, il ferro geometrico di certe icone minimali sembrano finalmente mescolati in un equilibrio compositivo e letterale che risulta avere un’inaspettata leggerezza e un sottile, quanto imprevisto, sense of humour.
Le sue sculture sono costituite da pietre non lavorate che sistemano e bilanciano il lavoro dell’artista, intervenuto su ferro e legno. E’ come se la natura regolasse l’operato dell’uomo, come se quelle pietre raccolte nel fiume Scheldt servissero a creare la tensione, la forza e il contrappeso per ottenere lo stato di quiete.
Le geometrie e i tagli netti lasciano spazio alle imperfezioni che l’acqua e le intemperie hanno impresso in quelle rocce; divengono parte integrante delle composizioni anche se solo appoggiate o incastrate, in modo da poter essere sempre rimosse, come per rispetto, come per creare una sensazione di potenziale pericolo da far sembrare incerte opere ben sicure. Così le assi curve atte a sostenere le pietre dai pesi diversi di 5 Horizontalen sembrano poter cedere da un momento all’altro e i legni di Verticaal tot Klem paiono scivolare a terra a breve. Tutto ovviamente è minuziosamente calcolato e resiste, e crea un lieve stupore che presto si trasforma in una semplice e dolce forma di poesia.
Le sculture ben dialogano con lo spazio e spesso vi si adattano. Rendono fragili, copiandoli, elementi strutturali di un’architettura, con componenti normalmente impreviste per la costruzione di installazioni verticali. Costringono il visitatore a camminare sotto un trave apparentemente pericolante sulla cui curva sovrasta una pietra pesante, o sembrano pericolosamente appoggiate alle pareti. E Paul, compiaciuto, certo si diverte, con il suo geniale senso del beffardo.
Quando non lavora la materia l’approccio è comunque da scultore: alcuni lavori fotografici sono documentazioni di sculture o interventi su elementi naturali che creano linee o geometrie, come la serie dei rami scorticati che raggiungono un allineamento imprevisto con lo sfondo scuro. I disegni a loro volta sono spesso idee per installazioni e vengono arricchiti con materiali riflettenti come il bronzo, con lo scopo di dar luce e profondità. Quando poi non interviene sul foglio di carta con tracce o disegni, la terza dimensione viene raggiunta facendo arrotolare i fogli, giocando con le varianti o spostando la tensione dai lati al centro con il solo scorrimento di due pietre. Un altro gesto semplice, immediato, istintivo.
Inaugurazione Mercoledì 15 Maggio, 19 – 21
Mostra 16 Maggio – 15 Settembre 2019
Orari Martedì / Sabato, 12 – 19 o su appuntamento
Data e Ora
15/05/2019 / 19:00 - 21:00
Luogo
Loom Gallery