PADIGLIONE TIBET
un ponte di cultura e libertà
a cura di Ruggero Maggi
Palazzo Zenobio – Fondamenta del Soccorso 2596 – Venezia
10 maggio – 10 agosto 2017
evento dedicato a S.S. il Dalai Lama
GIOVEDI’ 10 AGOSTO 2017 APERTURA STRAORDINARIA
per condividere insieme la giornata conclusiva di questo significativo evento.
A partire dalle ORE 18.00 si potrà continuare a visitare il Padiglione
attraversando la sala delle LUNG-TA (cavalli di vento) le bandiere di preghiera che enfatizzano e racchiudono in sé il desiderio innato del popolo tibetano di abbracciare l’intera razza umana in una grande preghiera collettiva. Su queste delicate strutture filiformi gli artisti invitati per questa edizione di Padiglione Tibet, ideato e curato da Ruggero Maggi, sono intervenuti con messaggi poetici di straordinaria forza spirituale e creativa: Marco Agostinelli, Dino Aloi, Salvatore Anelli, Piergiorgio Baroldi – Lorenzo Bluer, Carla Bertola – Mariella Bogliacino – Fernando Montà – Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi – Giglio Frigerio – Fabrizio Martinelli, Rovena Bocci, Rossana Bucci – Oronzo Liuzzi, Rosaspina Buscarino, Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Simonetta Chierici – Loredana Manciati – Tiziana Priori – Elena Sevi, Pino Chimenti, Circolo degli artisti di Varese, Marzia Corteggiani, Giampietro Cudin – Carla Rigato, Albina Dealessi, Nyima Dhondup – Livia Liverani, Anna Maria Di Ciommo, Franco Di Pede, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma – Gennaro Ippolito, Gretel Fehr, Mavi Ferrando – Mario Quadraroli – Roberto Scala, Alessandra Finzi – Gianni Marussi, Alberto Fortis, Emanuela Franchin, Ivana Geviti, Antonella P. Giurleo, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Peter Hide 311065 – Isabella Rigamonti, Benedetta Jandolo – Angela Marchionni, Oriana Labruna, Silvia Lepore – Sandro Pellarin, Ruggero Maggi, Giulia Niccolai – Gruppo BAU, Tashi Norbu, Clara Paci, Lucia Paese, Salvatore Perchinelli, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Anna Seccia, Gianni Sedda, Roberto Testori.
Soffermandosi sulle opere-video di Satish Gupta (presentato dalla prestigiosa BASU Foundation For The Arts), di Francesca Lolli e Marco Rizzo per poi accedere ad un particolare ed originale percorso visivo ed emozionale, costituito da quattro mostre personali con una selezione di opere dal contenuto giocoso e fluttuante come nel caso di Marcello Diotallevi con le sue “Fiabe al vento”; con le evocative immagini fotografiche di Anna Maria Di Ciommo riproducenti Lama tibetani al lavoro su splendenti mandala; con le rigorose opere di Rosaspina Buscarino dal serrato ritmo compositivo, capaci di penetrare a fondo nell’animo umano e con le opere-oggetto di Roberto Testori che nel loro biancore riflettono soluzioni concettuali ricche di significati spirituali ed artistici.
Camminare all’interno di un’opera poetica, potente e preziosa nello scrigno a cielo aperto nel giardino di Palazzo Zenobio, in cui la natura stessa dialoga con gli elementi che la compongono: Atman (dal sanscrito “essenza” – “soffio vitale”) di Robert Gligorov curata da Luca Pietro Acquati Architetto. Nessuna apologia di nazismo, anzi un messaggio di pace e solidarietà verso il popolo tibetano che con quel simbolo (la svastica) rappresentava il sole, l’infinito e l’eternità. Sulle sculture che compongono l’installazione sono incisi i nomi di monaci e di personalità che hanno avuto una rilevante importanza per quanto riguarda la sfera spirituale del mondo tibetano ed indiano, tra cui il Mahatma Gandhi.
ORE 19.00
NO CHAIN performance di danza contemporanea di K7
coreografia di Kappa | musica di Paola Samoggia | danza Giuseppe Spinelli
“…ho pensato a Padiglione Tibet, al ponte tra due culture…. al collegamento… alla denuncia della situazione attuale che però volge verso una libertà raggiunta con l’aiuto delle due culture assieme, l’aiuto di tutti…. la campana a lastra è libera di muoversi nel vento…. come una bandiera di preghiera….” (Paola Samoggia)
ORE 19.30
RICCARDO PES musicista e compositore
Programma “Padiglione Tibet” Giovanni Sollima – Alone | Giuseppe Tartini – Adagio | Eliodoro Sollima – Sonata 1959 | Kristof Penderecky – Per Slava | Riccardo Pes – Premer e Stalir
Il programma è un mix di musica composta nel 21° secolo, periodo in cui il naturale concetto di armonia classica raggiunse il suo massimo disfacimento a favore di un serialismo di natura espressionista. La realtà frammentata dalle Guerre Mondiali e dalla povertà internazionale viene così tradotta nelle note laconiche e scure del repertorio Novecentesco. Il brano finale, invece, è un omaggio a Venezia, composto da Riccardo Pes ed ispirato al vogare “alla veneta” delle gondole: Premer e Stalir.
ORE 20.00
PRIMA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARTE POSTALE A VENEZIA
a cura di Ruggero Maggi
Termina la mostra di Arte Postale con l’esposizione di numerosi interventi pervenuti per posta e realizzati da circa 800 artisti di tutto il mondo – tra cui Altan, Gillo Dorfles, Shozo Shimamoto, Robert Gligorov – che hanno risposto all’invito dal tema: Il Dalai Lama ed il Tibet.
L’Arte Postale è un network internazionale che ha contrassegnato, soprattutto alla fine del secolo passato, un’infinita serie di progetti, riviste, libri, mostre, in cui ha valore la relazione intrinseca tra l’oggetto spedito, il mittente ed il destinatario. Il Futurismo e il Dadaismo sono da considerarsi senz’altro gli antecedenti storici di questa forma di comunicazione artistica, così come è da sottolineare l’opera di Kurt Schwitters, creatore dei primi lavori realizzati con timbri e l’avvento, alla metà degli anni ’50, della ricerca Fluxus con l’opera di artisti come Joseph Beuys, Ray Johnson, George Maciunas, Ken Friedman, Ben Vautier e di alcuni artisti e teorici del Nuovo Realismo francese come Pierre Restany ed Yves Klein. Ray Johnson, artista di New York, è considerato il creatore dell’Arte Postale: nel 1962 fonda, sbeffeggiando le vere scuole per corrispondenza, la New York Correspondence School (così definita da Ed Plunkett). Questa Biennale non vuole assolutamente rendere istituzionale un fenomeno artistico come la Mail Art che ha nel proprio codice genetico un’avversione per tutto ciò che può renderla ufficiale ed istituzionale – nel 1986 scrissi: “la Mail Art usa le istituzioni nei luoghi delle istituzioni contro le istituzioni” – ma vuole fare il punto su questo network antesignano dei recenti social network. Un grande archivio aperto al pubblico.
Ospite speciale di questa Prima edizione della Biennale di Arte Postale: GAC, acronimo che indica Guglielmo Achille Cavellini, probabilmente il più controverso artista nella storia dell’arte contemporanea italiana e creatore dell’autostoricizzazione.
ORE 20.30
Sempre nella splendida corte di Palazzo Zenobio conclusione della serata con un momento conviviale coordinato con il Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi “Leoluca Vincenzo Visalli” – l’Associazione Socio-Culturale Erasmo da Rotterdam di Spilimbergo (Pn) – Storica Società Operaia di Mutuo e Soccorso di Pordenone – ANIOC Ass. Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche Pordenone-Spilimbergo e con la fattiva collaborazione per le degustazioni di: Pasticceria Le Strane Delizie Spilimbergo, Formaggi Tosoni Spilimbergo, Vini Castelcosa San Giorgio della Richinvelda, Salumi Lovison Spilimbergo, ArteVino di Eddy Leone Spilimbergo.
ENTRATA LIBERA
info: www.padiglionetibet.com | maggiruggero@gmail.com | 320.9621497
orari: martedì – domenica 10.00/18.00 – chiusura: lunedì
PALAZZO ZENOBIO – FONDAMENTA DEL SOCCORSO 2596 – VENEZIA
. Dalla Stazione Ferroviaria di Venezia facilmente raggiungibile a piedi
. vaporetto 5.1 fermata S. Basilio
Data e Ora
10/05/2017 / 00:00
Luogo
PALAZZO ZENOBIO