Le tragiche notizie delle recenti distruzioni di monumenti ed edifici emblematici della cultura di tanti Paesi del Vicino e Medio Oriente sono purtroppo ancora ben presenti nella nostra memoria collettiva. È un lungo elenco di devastazioni, che prende il via decenni or sono, ma riemerge in modo eclatante alla cronaca nel gennaio del 2015 con la demolizione mediante esplosivi della tomba del profeta Giona, a Mosul, presso le mura della città assira di Ninive, in Iraq, e delle due statue leonine alle porte di Raqqa, in Siria. Continua con la distruzione diffusa delle opere esposte nel museo archeologico di Mosul, divulgate su video grazie ai social media, molte delle quali provenienti dalle rovine della città partica di Hatra.
Sempre nel 2015 bulldozer vengono usati sul sito archeologico dell’antica città assira di Nimrud, nel nord dell’Iraq, cui segue l’abbattimento delle colonne del tempio di Bel a Palmira, in Siria, alle quali vengono legati coloro ritenuti nemici dell’autoproclamato Califfato.
Un oltraggio alla storia che ha coinvolto anche molte moschee e santuari, come i mausolei e i monumenti islamici sufi a Timbuctù, in Mali, e la sistematica distruzione di tutte le chiese cristiane nei territori controllati dallo Stato Islamico, tra cui le chiese di culto Assiriano. Sotto la furia distruttrice del Califfato sono caduti anche i luoghi santi sciiti e sunniti, come il mausoleo sufi di Ahmed al-Rifai, la cosiddetta Tomba della Fanciulla (Qabr al-Bint) a Mosul e i santuari sufi vicino a Tripoli, in Libia. Episodi simili accadono in Siria e in Iraq, dove nel 2016 viene abbattuto il monastero di Sant’Elia a Mosul. Nel 2017 l’Isis colpisce anche il teatro romano di Palmira, spesso usato per esecuzioni sommarie.
Da questi tragici accadimenti trae spunto una riflessione nel tentativo di comprendere quali siano state le cause di tale accanimento contro la storia (passata e recente) e, in fondo, contro l’Umanità.
Relatore: Vito Messina
Vito Messina è professore associato di Archeologia e Storia dell’Arte iranica (Università di Torino).
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Giovedì 5 settembre 2019
ore 17.30
Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti
Piazza Castello – Torino
info: www.palazzomadamatorino.it
Data e Ora
05/09/2019 / 17:30 - 18:30
Luogo
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Fondato nel 1863, il Museo Civico d’Arte Antica è oggi ospitato in uno dei più antichi e affascinanti palazzi della città, con testimonianze architettoniche e di storia dall’età romana al Barocco di Filippo Juvarra, Palazzo Madama. Le raccolte contano oltre 60.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo bizantino all’Ottocento.