Francesco sottrae il dato reale. Nelle sue composizioni di oggetti semplici e dai colori neutri, teli e aste, sedie e drappi, ricerca sottili equilibri formali che fissa sulla tela in lunghe sedute di copia dal vero. Un rapporto tu per tu con l’oggetto, profondo, meditato e contemplativo dove la rinuncia al colore, quale elemento di disturbo, concentra l’attenzione sulla forma, sulla sua struttura ed essenza, sui rapporti ed incastri tra i diversi elementi, sul tempo di esecuzione, lento e continuato. Successivamente cancellato da rapide campiture bianche date a rullo a volte spesse o più trasparenti, che annullano le forme descritte, lasciandone intravedere alcuni frammenti. L’immagine del punto di partenza, si rinnova in forme astratte, evocative e misteriose; un viaggio riflessivo attraverso la presenza dei corpi nello spazio, l’assenza delle forme, l’interpolazione della percezione di queste forme.
Il fascino e l’intuizione per le relazioni tra spazio e tempo, forniscono la base concettuale per la produzione di Francesco; i suoi dipinti, fotografie, performance e installazioni, hanno a che fare con il tema del passaggio di frontiera, e la conseguente creazione di un nuovo pensiero e di esistenze. La qualità tattile e dimostrativa di queste esplorazioni, facilita la comprensione sia della percezione sica che interna, dove l’intuizione personale e contesto esterno si combinano per creare un nuovo senso di consapevolezza.
L’interpretazione di De Prezzo della soglia ‘agrodolce’ (quella che cade tra il piacere e il dolore) è fondamentale per il suo lavoro: essa è definita come una condizione spaziale, difficile da razionalizzare, in cui la soddisfazione mentale coincide con il dolore causato dai ricordi. La combinazione di concetti opposti consente una gratificazione, ma si impegna anche con sfumature psicologiche che vengono assorbite dalla psiche. La sua opera esemplifica perfettamente la visione MTArt, dove un forte concetto di base supporta un’impresa concettualmente e tecnicamente innovativa.
Nato a Lecce nel 1994, si trasferisce giovanissimo con la famiglia a Brescia. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico, frequenta l’Accademia di Belle Arti – LABA, dove sviluppa l’interesse per la pittura, la fotografia, l’installazione, accrescendo il suo interesse nell’ambito delle arti visive frequentando studi d’artista, gallerie, musei, in Italia e all’estero. La sua prima personale, “Nel segno del nero”, viene inaugurata al Palazzo della Cultura di Breno a Brescia (2012) e l’anno successivo a New York nella collettiva “Percezioni spaziali” alla Latin Art Gallery. Recentemente il lavoro dell’artista è stato esposto presso la Kustakademie a Düsseldorf in occasione di “Ausstellung in einem anderen Ort, Raum 116” – Residenza d’artista (2015). Una mostra collettiva presso Loom Gallery (Gennaio 2016) e la mostra personale alla Fondazione Musil di Brescia, anticipano la prima mostra personale con Loom Gallery.
INAUGURAZIONE Giovedì 22 Settembre, h. 19 – 21
MOSTRA 23 Settembre – 30 Ottobre, 2016
ORARI Martedì / Sabato, 15 – 19 o su appuntament
Data e Ora
22/09/2016 / 15:00 - 19:00
Luogo
Loom Gallery